Regione, Barucco: “Regione porti avanti progetto di una centrale unica della protezione civile nel Bresciano”

Lombardia

Una Centrale unica operativa della Protezione Civile del Nord Italia, ubicata in provincia di Brescia con funzioni di coordinamento delle protezioni civili dislocate sul territorio e di formazione del personale: questo l’obiettivo della mozione presentata oggi da Gabriele Barucco (Fi), approvata a maggioranza dal Consiglio regionale. Tra le ipotesi valutate per ospitare la sede si è pensato, tra gli altri, allo spazio della caserma Serini di Montichiari (105mila mq complessivi) che, dopo aver dismesso la sua funzione operativa nel 2012 è stata individuata come possibile luogo di accoglienza profughi e passata di competenza al ministero degli Interni. Un’ipotesi rigettata dal Comune di Montichiari, che ha richiesto la disponibilità dell’immobile sotto forma di acquisizione, tramite apposito protocollo d’intesa con la Prefettura di Brescia e l’Agenzia del Demanio. “Al presidente Fontana chiediamo di valutare l’importanza strategica di un intervento volto a creare un Centro operativo della Protezione Civile del Nord Italia, avviando un’interlocuzione con i ministri competenti per sospendere l’alienazione del bene” afferma Gabriele Barucco, specificando che “recependo l’emendamento della collega consigliera Ceruti siamo aperti a valutare altre ipotesi di strutture, collocate nel territorio della provincia di Brescia. Parlando della caserma Serini – prosegue – occorre evidenziare che quest’ultima si trova in una posizione strategica: in circa 60km è possibile infatti raggiungere la maggior parte delle province lombarde, oltre a trovarsi vicino all’Ospedale di Montichiari e all’aeroporto di Ghedi. In questo modo – prosegue l’esponente azzurro – la Regione potrebbe realizzare un centro all’avanguardia, dedicato alla formazione del personale (sulla scia del campo – scuola stabile ubicato in Provincia di Trento) garantendo al contempo il pronto intervento e fungendo da modello e supporto per tutte le realtà territoriali di Protezione Civile lombarda. Considerato – conclude Barucco – che i mutamenti climatici degli ultimi anni hanno portato al verificarsi di frequenti calamità sul territorio, destinare uno spazio simile a questo scopo è sicuramente una scelta lungimirante”.

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