Tagli del governo penalizzano Università lombarde. Ridurre divario nord-sud pretesto assurdo.

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“Con il pretesto di voler ridurre il divario tra Nord e Sud Italia, nella prossima manovra di Bilancio il governo giallorosso si prepara a tagliare in maniera importante i fondi statali per le Università e gli Enti di ricerca della Lombardia. Una decisione vergognosa, che non tiene conto della situazione degli atenei italiani e non determina criteri di merito, oltre che di equità” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. “La Lombardia – prosegue – è un territorio molto attrattivo per quanto concerne la sua offerta formativa: lo si evince dal costante aumento degli studenti iscritti (oltre 300mila nell’anno accademico 2019/2020) e dall’aumento dei beneficiari delle borse di studio (il 46% dei quali sono studenti fuori sede). A fronte di questo trend positivo, lo Stato ha tagliato in maniera progressiva le risorse destinate alla nostra regione per l’erogazione delle borse di studio. Un atteggiamento che fa il paio con la vergognosa affermazione del ministro Provenzano, secondo il quale “Milano prende dall’Italia senza restituire”. Forse i ministri di questo esecutivo dimenticano gli oltre 54 miliardi di residuo fiscale che la Lombardia restituisce ogni anno allo Stato: circa il triplo di quanto viene restituito dall’Emilia – Romagna (18,8 miliardi) e oltre il decuplo di quanto restituisce la Sardegna (5,2 miliardi).
Sulla questione interviene anche la consigliera regionale Paola Romeo (Fi): “Come al solito si fa finta di non vedere che il problema del finanziamento alla ricerca e allo studio universitario non è dovuto alle differenze tra Nord e Sud Italia, bensì alla carenza di risorse erogate dallo Stato. Dai dati OCSE – continua l’azzurra – emerge che la spesa pubblica per studente universitario in Italia è pari a 9352 euro, contro una media dei Paesi OCSE di 13.125 euro”.
A questo proposito, il gruppo regionale di Forza Italia – ringraziando l’assessore regionale Melania Rizzoli per l’attenzione e l’impegno che ha dedicato a questo tema – chiede alla giunta regionale di avviare un’interlocuzione con il Governo Conte affinché nelle previsioni di Bilancio siano incrementate le risorse economiche in misura pari alla media dei Paesi OCSE, senza penalizzare gli atenei lombardi con forme inique di perequazione. Al Governo verrà inoltre richiesto di stanziare risorse sufficienti a coprire il fabbisogno delle borse di studio universitarie.

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