Tutti zitti, c’è Beppe Sala su RAI 3. E il Sindaco si concede con un eloquio volutamente brillante, dichiara la sua vittoria senza uguali, la sua conduzione di una Milano uscita dall’ombra, attrattiva. Spiega “Le persone scelgono Milano perché è sempre più internazionale, contemporanea, affidabile e attrattiva.” E chi non è abituato a riflettere, capisca il perché di tanti migranti internazionali. Non è questo, lo so, il significato delle parole del sindaco, ma all’anziana di periferia poco importa degli appuntamenti prestigiosi con scadenze ossessive e praticamente zero incontri con i comuni mortali. Ma c’è il motivo per tanta certezza: da primo della classe, con il dovere di aprire la sua ruota di pavone, dichiara “Sono felice”, e lo ripeterà molte volte per saziare il suo ego e quell’allure di cui si è circondato.
Scrive l’arch. Beltrami Gadola “Forse molti cittadini avrebbero voglia di incontrarlo, lui, quando organizzano incontri e dibattiti sul verde, sulle case popolari, sulle scelte urbanistiche, anche sulle buche delle strade, sulla raccolta delle foglie fradice di pioggia. Se tutto va bene a quegli incontri si vedono gli assessori ma credo che ai cittadini farebbe piacere incontrare lui, non un suo delegato come lo sono gli assessori. In certe situazioni bisogna che il Sindaco in persona ci metta la faccia. Noi votiamo per il Sindaco non per la Giunta e tantomeno per scegliere gli assessori. Tra i tanti impegni potrebbe saltare qualcosa come: ”4 dicembre ore 17.30, in Fondazione Feltrinelli (viale Pasubio, 5), parteciperà alla presentazione del libro PhotoAnsa 2019.”
Il capo è felice: gli altri sono pseudo problemi. Dice Beltrami Gadola “E se si parlasse di “Caso Milano” piuttosto che di “Modello Milano”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
chi conosce Milano e segue un pò le cose di Palazzo Marino, inorridisce alle balle che racconta questo uomo. La verità è che Sala è una persona arrivista ed ambiziosa, privatamente un uomo noioso e senza alcuna attrattiva. In Città ha fatto e sta facendo disastri poichè pensa che gestire una grande città per 5 anni sia come gestire l’Expo 1 anno. Il bilancio comunale (che non è il bilancio dell’expo) è un abisso di buchi che verranno fuori più avanti, le tasse ed i balzelli enormi (Area C, B, biglietto ATM, multe illegittime ausiliarii sosta) non sono stati usati per migliorare i servizi pubblici, ma per lavori ignobili nelle strade; ciclabili milionarie, non prioritarie, non richieste, non finite, murales ideologici da 38000 euro, Museo della resistenza inutile, non prioritario, il cui costo ENORME avrebbe aiutato migliaia di famiglie Milanesi in povertà vera.
Sala è un genio nello spacciare i lustrini, la bellezza di opere che (quasi tutte) sono il frutto del lavoro di altri sindaci precedenti (uno fra tutti, Albertini). Ma, si sa, ormai con i media che girano e le informazioni incontrollate sui Socials, chi urla più forte e più spesso, ha ragione.
Sala è, nella realtà, il peggiore Sindaco di Milano da decenni. D’altronde un uomo che non è stato capace a gestire la sua famiglia (ha tre matrimoni falliti alle spalle), come può pensare di gestire una ben più complessa organizzazione municipale con milioni di cittadini e famiglie?
Aggiungerei la parte perfetta di un cerimoniere della nomenklatura radical qual’e’ Gramellini, pronto a incensare il cavaliere della borghesia di una sinistra “ad personam” , pronto per la campagna elettorale. Non nascondo l’aspetto tecnico del suo anno sabbatico, trascorso in barca a vela navigando l’Oceano prima della decisione di darsi alla politica. Magari ci si aspetterebbe una maggiore attenzione alle parole e agli argomenti nel rispetto del milanese che l’anno sabbatico, al massimo potrebbe passarlo nel parchetto di quartiere pensando a una casa dove abitare o come arrivare infondo al mese. Un minimo di pudicia e attenzione sarebbe d’obbligo davanti alle telecamere. L’alter ego sembra vincere l’uomo del modello Milano.
‘Conta balle, inefficiente, inefficace, sbruffone,….
Un cre/ino circondato e appoggiato da troppi tali e quali a lui. E Milano è sempre più Mil.ano. Preoccupiamoci piuttosto che questo tizio non venga più rieletto al ‘prossimo giro’.
Si parla tanto male di Roma e delle sue municipalizzate.. Perché non si vanno a vedere le municipalizzate e le partecipate di Milano per come vengone effettuate le assunzioni e i ‘criteri’ di scelta del nuovo personale??? Una volta c’era Amsa l’azienda nepotistica e di raccomandazioni per eccellenza. Ora sono MM e ATM i ‘parcheggi’. Perché non si parla anche delle numerose assunzioni di ‘gente da fuori’ a discapito dei disoccupati milanesi???? O di ‘segnalati’ privi di esperienza che rasentano l’analfabetismo per le posizioni che ricoprono? Città effimera, svantaggiosa per gli stessi milanesi e per chi è realmente preparato ma tanto piena di opportunità per chi arriva da fuori e i fannulloni. E questo tizio è pure soddisfatto.