Sono passati quasi 3 mesi, era il 14 Ottobre 2019, dall’approvazione del nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano. Il Documento non è ancora stato pubblicato nella sua versione definitiva che racchiude le osservazioni e gli emendamenti accolti e approvati.
Quindi non vi è certezza per tutti gli operatori su quali siano le regole vigenti, i diritti, le destinazioni, le volumetrie. Unica certezza è che, in questi casi, si applica la clausola di salvaguardia, cioè in caso di contestazioni vale l’interpretazione più favorevole al Comune. Non sorprende quindi che da Ottobre nessun operatore presenti domande di concessione, né abbia presentato programmi di intervento. Ferme anche le decisioni su opere di urbanizzazione.
L’aspetto paradossale è che la Giunta a suo tempo aveva preteso e ottenuto dal Consiglio Comunale e dai Municipi che il PGT, il massimo documento pianificatorio della città fosse discusso e approvato in un mese. Ora invece ci vorranno 3 mesi, e forse più, agli uffici per integrare il PGT con le modifiche e i pareri.
Così l’attrattività di Milano e il buon momento dell’edilizia vengono frenati e ostacolati dalla Giunta.
L’amministrazione di Sala si muove con tempi ottocenteschi ed è abituata a considerare i privati cittadini come dei sudditi.
È mai possibile che la famosa smart city di cui parla Sala per correggere testi e tavole e verificare la legittimità delle norme ci metta 3 mesi e forse più?
Sala è tanto svelto a impossessarsi delle realizzazioni di operatori privati e architetti per prendersi meriti non suoi quanto lento a svolgere compiti che sono di pertinenza comunale.
Non resta che chiedere lumi giovedì in Consiglio nell’interesse di decine di migliaia di addetti, architetti e imprese tenuti fermi dalle lentezze di Sala e Maran.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Avanti tutta, Fabrizio, anche se l’apparato comunale se ne fotte di opposizione di questo tipo. Loro da piccoli li hanno abituati ad altre opposizioni, tipo bottiglie molotof e roba simile, con cui tenevano in scacco mezza Italia. L’opposizione fatta all’inglese, fa solo loro sorridere. Nonostante ciò, bravi a provarci. GRAZIE!!!!!!