“ETTY HILLESUM La ragazza che non voleva inginocchiarsi” 24 gennaio e 25 gennaio

Cultura e spettacolo

In occasione della Giornata della Memoria, le parole di una donna che ha fatto del tempo della prova estrema il luogo della sua profonda ricerca spirituale, offrendo un cammino di resistenza al male. In scena pagine tratte dalla raccolta di Lettere e dai Diari che raccontano gli anni – tra il 1941 e il 1943 – in cui Etty Hillesum fu rinchiusa nel campo di Westerbork. Ad accompagnare il racconto, la musica antica ebraica e cristiana.

Etty Hillesum

Suo nonno era stato un rabbino, ma lei non era stata educata religiosamente. Il papà insegna in un liceo, la madre russa era sfuggita ai pogrom. Ha due fratelli più giovani: Misha, noto pianista all’epoca, e Jaap, medico. Dopo una laurea in psicologia e studi di russo, si lancia nella psicochirologia. Nel febbraio del 1941 incontra un uomo che avrà su di lei un’influenza determinante: Julius Spier, ebreo berlinese emigrato, discepolo di Carl Gustav Jung; è psicochirologo e il suo metodo di analisi si basa sull’osservazione delle mani dei suoi pazienti. In realtà è una specie di istrione prodigiosamente dotato e un maestro spirituale molto acuto. Questo legame le permetterà di affermare la sua personalità, di sviluppare una fede intensa “in ciò che c’è di più profondo in me e che per comodità chiamo Dio”, come scrive nel diario che sarà il grande strumento e testimone di questa sua crescita interiore.

La “soluzione finale” è in cammino. Le leggi di Norimberga vengono estese ai Paesi Bassi. Secondo il loro modo sinistro di procedere i nazisti associano le vittime all’eliminazione dei loro fratelli. Viene messo in funzione un “Consiglio giudaico” che organizza la deportazione: “Per umiliare bisogna essere in due: colui che umilia e colui che si vuole umiliare; ma soprattutto colui che vuole lasciarsi umiliare”. Il 15 luglio Etty entra nel Consiglio giudaico cercando di aiutare i suoi fratelli. Nel campo di smistamento di Westerbork Etty  aiuta, cura, consola, incoraggia, dà sollievo ai corpi e alle anime. I suoi compagni la chiamano “il cuore pensante della baracca”. Il 7 settembre 1943 tutti gli Hillesum sono imbarcati con destinazione Auschwitz. Secondo un comunicato della Croce Rossa, Etty Hillesum è morta ad Auschwitz il 30 novembre del 1943

24 gennaio ore 20.30

25 gennaio ore 19.30

Spazio Banterle (Largo Corsia dei Servi, 4) 

PREZZI BIGLIETTI

Intero 12,00 euro – Ridotto 7,00 euro (under 35, over 65, convenzionati e studenti di teatro)

DOVE ACQUISTARE

Online su www.vivaticket.it – Presso Spazio Banterle negli orari di biglietteria (nei giorni di spettacolo): venerdì 18.30-20.30 / sabato 17.30-19.30 / domenica 14.30-16.30

PRENOTAZIONI

Preferibilmente scrivendo una mail a biglietteria@incamminati.it Lasciando un messaggio telefonico o inviando un sms al numero 3482656879, cui seguirà conferma della prenotazione

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