Nella Città più ricca e più tassata d’Italia non ci sono soldi per confermare l’assegno di maternità, meglio noto come ‘bonus bebè’, un buono da 1000€ che veniva assegnato ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 17.000€ che dava diritto ad acquistare prodotti utili a mamme e neonati.
Ieri leggendo il bilancio mi sono accorto che il Comune ha tolto il fondo che era stato assegnato nel 2019 a 1751 famiglie. Per la verità c’erano stati problemi anche lo scorso anno, quando le card fornite dal Comune, essendo state gestite da una società poi fallita, non erano cariche: le mamme si presentavano nei negozi convenzionati ma i negozi le respingevano perché la società non aveva provveduto a rimborsare gli acquisti fatti con la card.
Nel 2020 però il Comune ha proprio tolto la posta dal bilancio. In pratica in un bilancio di 3.2 miliardi di euro di cui 1.4 miliardi prelevati dalle tasse versate dai milanesi, non si trovano 1.7 milioni di euro per aiutare le famiglie. Una scelta assurda quella della Giunta Sala, visto che tutti lamentano la denatalità e che a metter su famiglia a Milano servono parecchi soldini fra affitti e costo della vita.
Giusto per far capire quanto Beppe Sala tenga in considerazione l’aiuto alle famiglie, ecco spuntare un’altra voce di spesa che è ben mimetizzata nel bilancio ma che è emersa in seguito ad una precisa domanda del collega Amicone. Per la convention mondiale IGLTA (International gay and lesbian travel association) del turismo LGBT, il Comune di Milano ha invece stanziato 70 mila euro. Non siamo oscurantisti e siamo contenti che la convention IGLTA si svolga a Milano, perché sappiamo bene che il turismo LGBT è importante e porterà un notevole indotto in città.
Però che bisogno aveva il Sindaco, dopo aver indossato le calze arcobaleno su Instagram, di finanziare questo evento con fondi comunali, per farsi bello agli occhi del politically correct?
Come sempre due pesi e due misure quando c’è da utilizzare le tasse dei milanesi.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Mamma mia, 70 mila euro contro 1.7 milioni ma vi ripigliate?