Il vento non sa scegliere, arriva come una furia, violenta la natura, sibila brontolando. Forse voleva dare una ramazzata totale nella Milano dove vincono i rifiuti, le discariche abusive e la sporcizia, come nelle periferie, nei sottopassaggi, nelle case un tempo abbandonate dove prosperano clandestini, rom, spacciatori ecc. Non è stato così, purtroppo e quel vento ha procurato danni e timore. Ma sarebbe stato “educativo” per Sala e compagni veder ballare nell’aria rifiuti, ingombranti e non, per “sensibilizzare” la Giunta tutta. I residenti sono da tempo sensibilizzati, combattono come possono l’inciviltà di molti, invocano un piano risolutivo per debellare l’abusivismo di persone e cose. E, se proprio Sala e compagni sono ciechi, una folata gentile porti davanti a casa loro un bel mazzetto di alimentari in decomposizione con cartacce e scarti d’occasione.
Ma il vento non ha capito e non ha saputo scegliere. Per la cronaca Libero informa “Nel capoluogo lombardo si sono registrati interventi dei vigili del fuoco in tutta la città. Un grosso albero è caduto in via Timavo, pezzi di una tettoia in plastica si sono staccati da un edificio di corso Buenos Aires, andando a finire in strada, fortunatamente senza colpire nessuno. Un tratto del Corso, tra via Scarlatti e piazza Lima, è stato chiuso al traffico dalla polizia locale, per permettere la rimozione della copertura danneggiata. Nel pomeriggio, in via Nicola D’Apulia, i pompieri hanno messo in sicurezza una copertura temporanea, divelta dal forte vento, su un tetto di un edificio danneggiato da un incendio a dicembre scorso”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano