Basta un biglietto del tram per respirare la creatività e la magia delle grandi maison di moda

Milano

In questi giorni Milano è palcoscenico privilegiato della Milano Fashion Week, che accoglie 73 brand internazionali attraverso 56 sfilate, più di 96 presentazioni e numerosi eventi aperti al pubblico in tutta la Città. Tuttavia, per chi non è addetto ai lavori, è spesso difficile vivere questo genere di occasioni dal vivo: perciò, se mai voleste avventurarvi alla scoperta delle zone urbane in cui respirare la creatività delle grandi maison di moda, in questo itinerario potrete trovare uno spunto a impatto quasi zero…Vi basterà un biglietto per il trasporto urbano per vivere appieno la magia delle location da sfilata!  

“LAGERFELD, DE LA RENTA…QUELLO CHE HANNO FATTO, QUELLO CHE HANNO CREATO, E’ STATO PIU’ CREATIVO DELLA VITA STESSA”

Nigel, il personaggio interpretato da Stanley Tucci nel film “Il Diavolo veste Prada”, spiega con queste parole all’imperturbabile protagonista (Andy – Anne Hathaway) il significato più profondo della moda.

ZONA TORTONA è il centro di creatività permanente della Città e il fulcro intellettuale del design. Se siete sul tram 14 dovete scendere alla fermata Piazza del Rosario, confinante con l’omonima Chiesa, e dirigervi verso il Largo delle Culture (via Bergognone) dove incontrerete anche il bel cortile del Base.

Se invece avete preso la metro (linea verde, fermata Porta Genova) una volta usciti dalla stazione (una costruzione che sembrerà riportarvi a un quadro di inizio ‘900) dovrete attraversare la passerella Biki, dedicata alla stilista milanese Elvira Leonardi Bouyeure, che tra le altre vestì la Callas. Da qualunque direzione proveniate, vi si aprirà una strada poco trafficata e dall’atmosfera decadente e bohémienne, molto romantica. Vi chiederete se siate proprio a Milano, o in un mondo parallelo, dove alle pasticcerie e alle botteghe degli artigiani locali si alternano le entrate agli uffici di grandi marchi italiani e stranieri. Per queste strade cammina l’eleganza: le modelle degli ateliér, gli impiegati delle grandi società di consulenza che qui hanno sede, persino le persone più alternative sfoggiano un look più studiato del solito.

A metà strada circa, le geometrie pulite della manifattura incontrano la classe di Giorgio Armani, il grande stilista che ha saputo fondere il suo stile personale con il mondo del cinema e della pubblicità, arrivando a conquistare il jet set internazionale e persino l’estremo Oriente. In via Bergognone 40 è possibile visitare Armani/Silos, museo che raccoglie una selezione, in continuo aggiornamento, delle sue creazioni. Dal 22 febbraio e sino al 4 agosto, al piano terra dell’edificio, potrete visitare “Heimat. A Sense of Belonging“, mostra dedicata all’opera del grande fotografo Peter Lindbergh, recentemente scomparso.  Innovazione sociale e urbana si sposano nel contesto del Base, collocato tra via Bergognone e via Tortona. Dentro e fuori le mura dell’ex fabbrica Ansaldo si muove il flusso di idee di giovani creativi tra laboratori, spazi di coworking e il futuristico MUDEC. In occasione dell’ApritiModa non dovete perdervi la visita ai Laboratori del Teatro alla Scala, dove potrete vivere l’esperienza di camminare sospesi a qualche metro dalle gigantesche scenografie in produzione.

Se scorrete via Tortona in lunghezza, vi imbatterete nei luoghi del Fuori Salone (alcuni edifici ed allestimenti ne portano tracce ancora visibili), per arrivare al complesso architettonico Tortona 37, location dalle linee pulite progettata dall’architetto Thun, indirizzo scelto da molte case di moda e dalla Fondazione Gianfranco Ferrè. Se invece preferite muovervi in parallelo, a qualche passo troverete via Savona. Questa strada, recentemente sottoposta a una profonda riqualificazione, è adatta a ospitare lo spirito più “indie” e genuino del nuovo “Quadrilatero della Moda”. 

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