Coronavirus, appello bipartisan a Conte da parlamentari milanesi per chiedere misure speciali

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I parlamentari milanesi Francesco Laforgia, Lia Quartapelle, Valentina Aprea, Laura Boldrini, Paola Carinelli, Emanuele Fiano, Paola Frassinetti, Igor Iezzi, Maurizio Lupi, Franco Mirabelli, Mattia Mor, Alessandro Morelli, Tommaso Nannicini, Simona Nocerino, Lisa Noja, Riccardo Olgiati, Antonio Palmieri, Giancarlo Serafini, Luca Squeri, Bruno Tabacci, Giusy Versace e Federica Zanella hanno sottoscritto un appello bipartisan al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli per chiedere misure speciali per Milano. “Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri, Egregio Ministro per lo Sviluppo Economico, Egregio Ministro dell’Economia e delle Finanze, l’emergenza coronavirus – si legge nell’appello – sta impegnando Istituzioni, operatori sanitari, comunità scientifica, Forze dell’Ordine e Protezione civile in uno sforzo comune di cui vi diamo atto e vi ringraziamo. Come Parlamentari milanesi abbiamo però il dovere di sottoporvi tutta la nostra preoccupazione per la situazione difficile in cui rischia di trovarsi la nostra città”.

“Milano – hanno osservato – si regge sulla forza e l’energia di migliaia di commercianti, ristoratori, piccoli imprenditori, oltre che sulla straordinaria rete di operatori della cultura e dello spettacolo. Tutti in questi giorni hanno rispettato le nuove ordinanze di Comune e Regione, con responsabilità e disciplina. Ma il prolungamento possibile di queste misure, con tempi che ad oggi non possono essere preventivati, rischia di avere un impatto devastante sul tessuto economico e culturale della città”. “Per questo siamo – hanno concluso – a chiedervi, in modo trasversale alle forze politiche essendo questo il momento dell’unità e non delle polemiche, che il Governo si faccia carico di un’attenzione particolare su Milano, attraverso l’attivazione di ammortizzatori sociali, provvedimenti relativi agli adempimenti fiscali ed ogni altra misura utile a contrastare il rischio di un grave danno economico. Se Milano si fermasse, anche il Paese subirebbe un contraccolpo non sostenibile. Certi di un vostro celere riscontro, vi auguriamo buon lavoro”. (Askanews)

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