L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera in video conferenza stampa ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus in Lombardia: “I 333 deceduti della nostra regione sono tutte persone anziane con un quadro clinico gia’ compromesso. L’87% ha piu’ di 75 anni, l’11% ne ha fra 65 e 74 e il 2% fra 50 e 64 anni. I dimessi e trasferiti al domicilio 646, ieri 550 e l’altro ieri 524. In isolamento domiciliare 1248, ieri 756 e l’altro ieri 722, i tamponi effettuati 20.135, ieri 18.534, l’altro ieri 15.778.”
Giulio Gallera ha anche annunciato che “Il paziente ‘uno’ e’ stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva. E’ stato cioè ‘stubato’ in quanto ha iniziato a respirare autonomamente”.
Per quanto riguarda il Lodigiano e il Cremasco, l’assessore ha indicato una situazione in miglioramento con un accesso “importante ma tendenzialmente stabile nei pronto soccorso” rispetto a una settimana fa. Ha quindi lanciato “Un invito accorato a non uscire di casa e a rispettare comportamenti virtuosi e responsabili”, spiegando che nella ex ‘zona rossa’ questo ha portato dei “risultati concreti”. “Dove non sono state osservate pedissequamente queste indicazioni – ha spiegato Gallera – i casi sono aumentati, dove invece sono state rispettate abbiamo registrato una diminuzione del fenomeno”. L’assessore ha infatti sottolineato come “Il coronavirus non si sconfigga con un farmaco perche’ l’unica medicina e’ quella di ridurre drasticamente la nostra vita sociale evitando di contagiare e di essere contagiati”. “Abbiamo bisogno di avere sistema sanitario in grado di curare tutti coloro che si ammalano di coronavirus – ha aggiunto Gallera – e anche coloro che si ammalano di altre patologie. E allora abbiamo bisogno di contenere il virus, perche’ se continuasse a crescere con questa velocita’ non saremmo piu’ in grado di rispondere come stiamo facendo”.
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