L’Associazione Ibva fa sapere che il suo supermercato solidale «Solidando», in via Santa Croce 15 a Milano, continuerà a restare aperto. «Abbiamo invitato anche noi i nostri volontari over 60 a restare a casa – spiega Matteo Ripamonti, direttore della struttura milanese – ma riusciamo ad assicurare il nostro servizio grazie alla caparbietà e alla dedizione del nostro personale assunto e a una generale riorganizzazione interna, fondamentale per rispettare le procedure indicate dal Governo». Solidando è fra le poche realtà di questo tipo rimaste funzionanti in città in questi giorni. «Serviamo oltre 300 famiglie ogni anno – ha continuato il direttore – e ci siamo posti il problema di come queste avrebbero fatto se avessimo chiuso. Era nelle nostre potenzialità restare aperti, se pur con un po’ di sacrificio, e lo abbiamo fatto. Adesso stiamo cercando di fare sinergia con altre realtà impegnate nello stesso ambito, così da ampliare la platea ed essere utili a più gente possibile in questo momento di crisi».
Aperti anche i tre empori solidali di Milano. «Contiamo su alcuni volontari – spiega il responsabile Massimiliano Gabba – e gli operatori della cooperativa sociale Farsi Prossimo. L’afflusso varia di giorno in giorno, ma non abbiamo affollamenti, né la corsa all’accaparramento. L’arrivo delle merci è abbastanza regolare, la grande distribuzione ha tempi di consegna un po’ più lunghi».
Gli Empori della Solidarietà della Caritas in tutta Italia sono circa 180. «In generale – spiega don Andrea La Regina, responsabile dei macro-progetti ed emergenze nazionali di Caritas Italiana – stiamo rimodulando tutti i servizi senza dimenticare nessuno. Per quanto riguarda le mense, diamo il sacchetto da asporto o lo consegniamo davanti a casa grazie ai volontari. L’idea è quella di consegnare, anche perché molti servizi sono gestiti anche da persone con più di 65 anni. Il governo comunque ha chiarito che i volontari con autocertificazione possono recarsi sul luogo della loro attività».
Pochi giorni fa è statoGiovanni Bruno, il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, una delle più grosse realtà italiane impegnate nell’assistenza alimentare, a lanciare l’allarme: «Aiutateci a non abbandonare i poveri».
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