Progressivamente entro domenica, Trenord attuerà un piano di riduzione del servizio con un calo dei treni in circolazione del 40% su tutte le linee, in linea con quanto stabilito nell’ultimo Dpcm. Gli orari rimodulati saranno pubblicati sulle pagine di ogni direttrice consultabili su sito e app. L’aggiornamento del motore di ricerca degli orari è in corso e si concluderà nelle prossime ore. Saranno garantiti i collegamenti su tutte le linee. L’offerta viene rimodulata sulla effettiva domanda di servizio che, a partire dalla giornata di giovedì 12 marzo, è calata dell’85%. In particolare, sulle linee suburbane il servizio avrà cadenza oraria al di fuori delle ore di punta (9-16) e dopo le 20; non circoleranno i treni di rinforzo che, durante la normale frequentazione, aumentano la capacità di trasporto sulle principali direttrici; l’offerta viene ridotta sulle linee dove il servizio è in larga parte coincidente come ad esempio le suburbane S2-S4, S1-S3, S5-S6- S9-S11. Sulle principali linee suburbane, il servizio terminerà alle ore 23.
Pur a fronte della consistente diminuzione dei viaggiatori, in Lombardia, Trenord continuerà a offrire circa 1300 treni al giorno (40% in meno del consueto). La rimodulazione dei servizi interesserà anche le attività di vendita dei titoli di viaggio e assistenza: saranno ridotti gli orari di apertura delle biglietterie Trenord. Ci sarà una riduzione “del trasporto extraurbano fino all’80%, del trasporto urbano fino al 50% e una rimodulazione dei picchi di utilizzo, cioè laddove esistono momenti affollati per evitarli”. A dirlo in un punto stampa in diretta Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha illustrato l’esito di un incontro con i sindaci lombardi con cui “abbiamo chiarito alcuni problemi sul trasporto pubblico locale e abbiamo comunicato le indicazioni della regione date alle agenzie da applicare sul territorio”.
Nel merito, per evitare eccessivi affollamenti dei mezzi pubblici “abbiamo previsto un pullman bis che segue pullman principale e previsto più vagoni per i treni o un treno ulteriore. Quindi riduzione da un lato e aumento dall’altro nei momenti di maggiore necessità”. (Askanews)
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