“Camminavo lungo la strada con due amici – era il tramonto -, sentii come un soffio di malinconia. Tutto d’un tratto il cielo si trasformò in rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai alla staccionata stanco morto – vidi le nuvole fiammanti come sangue e simili a sciabole sopra il fiordo e la città nero pesto. I miei amici continuarono – io stavo lì, tremante di angoscia – e sentii come un grido forte, infinito che attraversava la natura”. Così descrive l’ispirazione della nascita de “L’Urlo,” l’autore Edvard Munch. Un grido dell’anima contro la “natura matrigna” che ha soffocato Milano, la Lombardia. Un urlo che è paura, angoscia, si spande attraverso l’universo, in una notte che brucia il tempo. E là, in assetto di guerra, urla la solidarietà dei tanti che combattono per tutti noi. La testimonianza di un infermiere dell’Asst Niguarda, pervenuta al giornale, descrive la fatica, la dedizione.
“In trincea, ci siamo Noi Professionisti Sanitari, i Professionisti di Sempre, quelli che prendono insulti, minacce, botte ma salvano vite .
Turni massacranti, riposi che saltiamo, notti in piedi. Colleghi e Colleghe che mai come in queste ore hanno fatto della loro professione una vera e propria missione di umanità. Infermieri, Medici,Tecnici, Oss che il virus ha colto di sorpresa come tutti, ma noi non possiamo permetterci il lusso di rinchiuderci in casa con le nostre famiglie, non possiamo cedere alla paura, allo sconforto e alla stanchezza!
Le Nostre famiglie vorrebbero che stessimo con loro ma non possiamo perché abbiamo una “Mission” e per questo ci seguono a distanza perché sanno di averci prestato alle Aziende Ospedaliere per Sconfiggere questo maledetto Virus . Una abnegazione totale, della nostra presenza infaticabile e premurosa anche dopo molte ore di lavoro stremante, della nostra capacità di mantenere la calma in una situazione così delicata.
Alcuni di Noi si sono ammalati prendendosi cura di chi ne aveva bisogno. Noi Professionisti Sanitari quelli in prima linea e quelli che lavorano nelle retroguardie ce la stiamo mettendo tutta !
Ce la faremo !
Pellegrino Coretti”
Sì, ce la faremo e sarà un urlo di gioia.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano