Continuiamo a farci del male tenendo tutti i mezzi pubblici aperti a tutte le ore. La solita ostinazione di Sala e Granelli permette movimenti e traffici irregolari, crea nuovi potenziali focolai, mette a rischio la salute dei dipendenti Atm e apre voragini nei conti del Comune. Tutto per non voler pensare a modalità di servizio alternative per chi ha diritto di muoversi per lavoro o servizio.
Vediamo i numeri. Atm ha comunicato che ogni giorno sulle linee di superficie si effettuano 19.500 corse sulle quali salgono 15.000 passeggeri in tutto.
Manteniamo un servizio pari a 3/4 di quello massimo dei giorni lavorativi ma a usufruirne è solo il 7% dei passeggeri di una volta.
Eppure ci sono assembramenti la prima mattina sulle tratte interurbane segno che Atm non ha rimodulato le frequenze linee secondo le esigenze attuali: basterebbe consultare gli autisti.
Altro problema è capire fra i 15.000 passeggeri dei mezzi di superficie quanti si muovono per lavoro o necessità improrogabili di salute o altro e quanti invece usano i mezzi per fini impropri.
Repubblica ha raccontato che gli spacciatori usano i mezzi per fare consegne a domicilio evitando controlli. Altro uso improprio è la sera e la notte sopratutto sulla 90/91 che si trasforma in un affollato dormitorio e che potrebbe divenire un focolaio.
A tal proposito abbiamo denunciato i rischi cui vanno incontro i lavoratori Atm.
Chiediamo da settimane a Comune e Atm di fornire mascherine a tutti. Ad oggi 1 mascherina consegnata a 2.000 persone su 9.100 dipendenti Atm e da utilizzare solo in casi di emergenza.
Per questi motivi ribadiamo le nostre proposte.
1) chiudere tutto il servizio alle 20.00 e nei giorni festivi
2) consentire alle categorie di lavoratori che devono muoversi la notte di utilizzare Taxi o Radiobus con rimborso del Comune.
3) tenere aperta la Mm da inizio servizio fino alle ore 20, mentre i servizi di superficie dovrebbero funzionare solo nelle fasce di punta mattutine e pomeridiane.
Il costo dei rimborsi taxi, che dovrebbero essere forniti anch’essi di mascherine, (poniamo per eccesso 5.000 rimborsi giornalieri), sarebbe infinitamente più basso del tenere aperto tutto il trasporto pubblico funzionante, pari a 65 milioni al mese.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Semplicemente vero, complimenti. E sì che non era difficile da capire