Dalla bellissima iniziativa da Roby Facchinetti con la canzone “Rinascerò, rinascerai”, sta in queste ultime ore nascendo una certa confusione ingenerata da contenuti che girano su WhatsApp e che rappresentano una vera e propria bufala. Dietro l’uscita di questo singolo, infatti, c’è effettivamente un’iniziativa benefica del cantante dei Pooh, ma la disinformazione consiste nel fatto che ad ogni visualizzazione verrebbe donato qualche euro all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La notizia è falsa.
Lo stesso Roby Facchinetti su Facebook ha chiarito la questione. Per aiutare questo l’ospedale messo a durissima prova dall’emergenza Coronavirus non basta la semplice visualizzazione del video “Rinascerò, rinascerai” su Youtube. Chi intende effettuare donazioni, infatti, dovrà procedere in uno di questi due modi:
- il primo prevede l’acquisto legale del brano tramite questo link che porta alle varie piattaforme digitali autorizzate.
- il secondo, invece, si riferisce a una donazione spontanea sul conto corrente dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – IBAN: IT75Z0569611100000008001X73, utilizzando la causale “Progetto Rinascerò, rinascerai”.
“Rinascerò Rinascerai” è una canzone nata a sostegno dell’emergenza da Coronavirus, in particolar modo per la città di Bergamo gravemente colpita dal Covid-19, tutti i proventi saranno, infatti, interamente devoluti in beneficenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII per l’acquisto di attrezzature mediche. Il pezzo scritto da Roby Facchinetti, ex Pooh, insieme all’amico Stefano D’Orazio, come riporta il blog Canzone, è stato arrangiato da Danilo Ballo con il mixaggio di Marco Barusso, i cori sono stati cantati da un gruppo di voci bergamasche riunite grazie alla collaborazione di Daniele “Vava” Vavassori, mentre le chitarre del finale sono suonate da Diego Arrigoni, chitarrista dei Modà.
“Dopo aver visto in televisione le immagini dei camion dell’esercito che trasportavano le salme dei miei concittadini» spiega Roby Facchinetti «sono stato travolto dall’emozione. La canzone è il desiderio di rinascita e di speranza, una dedica a chi ci ha lasciato e ai loro familiari, un ringraziamento per tutti coloro che lavorano incessantemente al bene degli altri: medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, sono gli eroi e le eroine di questi nostri giorni.”
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845