RIEMPILTEMPO nei giorni del coronavirus – Rubrica di Orietta Colacicco – “S” come Spettacolo- Si va all’Operetta

Cultura e spettacolo
Sandro Massimini

Nel primo dopoguerra del ‘900 l’operetta prende la sua rivincita. Per sminuirla la definivano “piccola lirica”, ma impazzava in tutte le sale.  La gente aveva voglia di svagarsi, con trame lievi, di sorridere, di sognare paesi lontani, di stupirsi davanti ad allestimenti sfarzosi e a coreografie  coinvolgenti, di canticchiare al mattino le arie che aveva sentito. Oggi non è diverso e se per Pasqua e Pasquetta il programma non prevede gite fuori porta, può includere la sorpresa di uno spettacolo sempre a lieto fine, che risolleva l’animo. Figlia dell’opera buffa e  madre del musical, era nata prima a Parigi intorno alla metà dell’800, poi arriva in Austria. Scuole diverse, in Italia prende l’impronta comica che la caratterizza, grazie al barone Carlo Lombardo di San Chirico, autore con Virgilio Ranzato  de “Il Paese dei Campanelli”, che debutta al Lirico nel 1923.

Massimini – La danza delle libellule

Nato a Lucera, studi  di musica a Napoli  e milanese di adozione, a lui si devono anche “Madame di Tebe”, “Scugnizza”, “Cin Ci Là”, “La Duchessa del Bal Tabarin”, che la sua compagnia  porta in scena a Milano al Lirico, al Fossati e in tournée al Quirino di Roma, a Torino, in tutta Italia.   Successi su successi. Con l’arrivo delle rivista, l’operetta vede un declino e si impoverisce, ma Sandro Massimini inventa negli anni ‘80 una formula nuova, togliendo quel velo di polvere, che l’aveva portata all’oblio. Mette mano ai testi che rende più fluidi e moderni, studia una regia ricca di colpi di teatro e di effetti, sceglie attori che sappiano recitare, ballare e cantare. La sua è un’operetta musical, sfarzosa nella scenografia e nei costumi, sempre elegante, divertente e mai volgare. Perfezionista oltre ogni limite – e lo sa bene chi come me ha a lungo collaborato con lui – da attore protagonista andava diritto al cuore degli spettatori, migliaia e migliaia di fans, che lo seguivano sempre come si deve a una star, che per tutti, critica compresa, era il  “Re dell’Operetta”.

S. Massimini e O. Colacicco 1989

Da grande studioso e intenditore del genere ha scritto con Nino Nugnes  la storia dell’operetta, edita da Rizzoli, e da collezionista ha raccolto numerosi pezzi ormai storici, custoditi nel  Museo di Torre Cajetani,  a lui intitolato, diretto da Giampiero Pacifico, suo erede. Tappa per un bel viaggetto per quando potremo spostarci. Intanto dopo pranzo possiamo sederci in poltrona, accendere il computer, aprire questo articolo e cliccare su La Danza delle Libellule, con musiche di Franz Lehar, sì il famoso Lehar e Carlo Lombardo, le cui melodie si riconoscono e fanno a gara  nel dolce valzer “Neve gel” dell’austriaco, e  nel celebre “Fox delle gigolettes” del barone. Ambientata in Scozia, su libretto dello stesso Lombardo,  fra giri di pattinaggio sul lago ghiacciato e capitomboli, l’operetta è divertentissima e rivela un esilarante Massimini.

Massimini- La vedova allegra

Se due operette al giorno sono troppe, il lunedì dell’Angelo cliccate su la Vedova Allegra  di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, che debuttò al Theater an der Wien a Vienna nel 1905, per arrivare al Dal Verme di Milano nel 1907.  Tratto   dalla commedia “L’Attaché d’ambassade” di Henri Meilhac, ci porta a Parigi parlandoci del tentativo dell’ambasciata Pontevedrina di far sposare la ricca vedova Hanna Glavari con il conte Danilo, sua antica fiamma.  E’ lo spettacolo più rappresentato al mondo, che Massimini rende amabilmente grandioso, fra valzer e  Can Can travolgenti. Il giorno dopo provare a cantare l’”Aria di Vilja” o “E’ scabroso le donne studiar”.

1 thought on “RIEMPILTEMPO nei giorni del coronavirus – Rubrica di Orietta Colacicco – “S” come Spettacolo- Si va all’Operetta

  1. Quanti ricordi… con mio padre guardavamo sempre sia operette sia opere, lui le adorava. Mi teneva sulle ginocchia e cantavamo insieme. Grazie per avermi fatto tornare indietro e portato a momenti dolci e allegri ❤️

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