Parla Formigoni: «E’ in corso una lotta ideologica. Vi racconto io la verità sulla super sanità lombarda»

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Dopo gli assalti ingiustificati della sinistra al sistema sanitario lombardo, credo che sia doveroso dire grazie alle intuizioni e al governo Formigoni che ha disposto l’organizzazione del comparto ospedaliero. Formigoni, intervistato in esclusiva su Libero da Senaldi, spiega “«È in corso una lotta ideologica contro di noi. Siamo vittime della rabbia furiosa di chi per vent’anni ha mangiato polvere, roso dall’invidia, perché non poteva non ammettere che eravamo i numeri uno in Italia…Dopo l’Expo, che è stata una vittoria del centrodestra, lo voglio ricordare, Milano è diventata anche la capitale del turismo, oltre a esserlo già dell’economia, del commercio e della sanità. Queste dita puntate da Roma contro di noi mi fanno insorgere brutti sospetti…Attaccano il sistema lombardo per mettere le mani sul giocattolo. È una cosa schifosa. Il vice del Pd, Orlando, l’ha detto chiaramente, parlando della necessità di commissariare la nostra sanità, e non solo. Ma portare la sanità lombarda sotto lo Stato significa livellarla all’altezza di quella calabrese o sarda».

Le domande di Senaldi sono pressanti e Formigoni chiarisce “« Ora le spiego cos’era il modello Formigoni. Nel ’97 facemmo la rivoluzione. Inserimmo nel sistema sanitario pubblico lombardo alcune aziende private di grandissimo prestigio parlo dell’Istituto Oncologico di Veronesi, dell’Humanitas, del San Raffaele, strutture che erano delle eccellenze internazionali. Prima erano aperte solo a chi si poteva permettere le loro rette, oggi sono accessibili a tutti.” Ma non ha impoverito gli ospedali pubblici… «Al contrario ha fatto nascere una concorrenza benefica che ha fatto schizzare la qualità della sanità lombarda ai massimi livelli. Tant’è vero che hanno cominciato a venire a curarsi qui centinaia di migliaia di persone l’anno, da tutta Italia ma anche da Francia, Germania e Gran Bretagna. E sceglievano anche ospedali pubblici. Grazie alla nostra rivoluzione il San Matteo di Pavia, gli Spedali Riuniti di Brescia, i milanesi Niguarda e Policlinico, il Papa Giovanni di Bergamo: sono saliti tutti nelle classifiche di qualità». . Commenta Libero “L’intento è porre fine alle speculazioni politiche sulle vittime di Covid-19. La tragedia lombarda, dovuta al fatto che la Regione è quella con più relazioni internazionali, densità abitativa e popolazione, viene sfruttata dalla sinistra per mettere in croce un sistema.” E evidenzia « Nel 2011 il governo ha iniziato a ridurre i finanziamenti alla Sanità. Ci hanno imposto di passare dai sei posti letto ogni mille abitanti del ’92 agli attuali tre. Poi, come tutti sanno, dai vari governi sono stati tagliati 37 miliardi in otto anni…La gestione ordinaria, ma non la cassa. Nel 2015 il governo Renzi obbligò le Regioni a tagliare in modo massiccio i posti letto. Per decreto vennero posti vincoli ai numeri dei reparti di terapia intensiva e ai letti relativi. Alla Lombardia vennero assegnati 134 padiglioni e 700 posti. Quando è arrivato il Covid, c’erano 800 letti e 140 reparti di terapia intensiva. La Regione non rispettò la legge, ma per un eccesso di cura. Prima, il 23 dicembre del 2014, in concomitanza con il famoso varo degli 80 euro di Renzi, c’era stato un altro taglio».“ Noi siamo diventati i numeri uno, prosegue,  pur essendo agli ultimi posti come quota capitaria ricevuta dallo Stato. E poi, mi lasci dire, il commissariamento sarebbe proprio la negazione di tutta la nostra filosofia, che mette al centro il malato, non il governo…Prima del modello Lombardia, era la Regione a dirti in quale ospedale dovevi curarti. Ora è il paziente, di qualunque città sia, a decidere la struttura e il medico. Il tutto gratis: le sembra poco? Noi abbiamo dato una fiducia totale al cittadino, ligi al detto per cui ciascuno è il miglior medico di se stesso…Penso che sia giusto porre il tema della riapertura, seppure in massima sicurezza e differenziata a seconda delle attività. Abbiamo già perso il 9% del Pil, non vorrei arrivare al 25. I muri non li capisco…Penso che la spropositata rilevanza mediatica che si dà alle indagini rientri nella logica politica di demolire il governo del centrodestra. Mi risulta che in tutte le Regioni siano nate indagine sui decessi nelle case di riposo. Perché si parla solo dell’inchiesta milanese? E poi, in Spagna, Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, in percentuale sono morti più anziani ricoverati che da noi. Sono tutti criminali?».

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