In nome della responsabilità i milanesi non possono improvvisare un ballo, peraltro limitato nel tempo il 3 maggio, ma niente da obiettare però alle danze con grigliate dei Rom nel giorno di Pasquetta.
Il fatto: due dj improvvisati sparano musica a palla dalla finestra aperta del primo piano di via Nino Bixio. In strada tanti ragazzi con la mascherina ballano al ritmo degli Eurythmics. “Deplorevole” è il giudizio di Sala che punisce i protagonisti con una diffida. Sala predica responsabilità e ancora responsabilità senza cedimenti. “È vero, è profondamente sbagliato, però non è questo il momento di dividerci tra buoni e cattivi. È il momento di essere responsabili: siamo entrati insieme in questa crisi e dobbiamo uscirne insieme con il buon senso, con la consapevolezza e con comportamenti corretti». Rom esclusi? Migranti tollerati? Si chieda in via Bolla ai residenti con quale scempio e menefreghismo i Rom convivono, senza preoccuparsi né delle direttive né degli abitanti che lì vivono.
L’inferno di via Bolla è annoso, gli episodi di abusivismo e di spaccio sono la forza e la violenta supponenza di chi agisce illegalmente, ma nessuna radicale soluzione è stata presa.
I rom annegano nel loro degrado, improvvisano feste di socialità con o senza coronavirus, sono complici nel momento di nascondere la refurtiva, si collegano illegalmente all’elettricità e non hanno sicuramente la preoccupazione della mascherina che non si trova. Ci sono video in cui un’abitante del quartiere esasperata dimostra come si comportano. Nessuna diffida, nessuna esortazione alla responsabilità, ma loro non facevano parte di quell’“insieme” a cui Sala si riferisce?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano