Un 24enne di origini nigeriane sabato è stato arrestato dalla polizia a Milano, in via Valtellina con l’’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo viaggiava in treno grazie al suo impiego come tecnico per ispezioni sulle infrastrutture.
Nel corso dell’attività investigativa contro il traffico di droga nella zona ovest della città, gli agenti del Commissariato Sempione hanno saputo che, a bordo di un treno partito dalla provincia di Ferrara, sarebbe arrivato a Milano un uomo che si sarebbe poi spostato in taxi per vendere shaboo.
Dalle indagini hanno portato all’individuazione del 24enne che, in quanto tecnico per le ispezioni e test sulle infrastrutture, approfittava delle sue mansioni per passare in treno da una regione all’altra in questo periodo di divieti per l’emergenza sanitaria, indossando abiti da lavoro e la pettorina gialla catarifrangente.
Una volta scoperto lo stabile, in via Valtellina, dove il nigeriano si sarebbe dovuto recare per consegnare la droga, la polizia ha predisposto un servizio di osservazione: due poliziotti si sono finti addetti alle pulizie dell’edificio, mentre altri due si sono appostati a breve distanza per intervenire subito. Così quando sabato mattina, intorno alle 10.30 il giovane, con ancora indosso gli abiti da lavoro, è arrivato a bordo di un taxi in via Valtellina e, dopo essersi guardato attorno, parlando al telefono gesticolando e urlando, è risalito sul taxi,i poliziotti lo hanno bloccato, scoprendo che nascondeva 38 grammi di shaboo e 2.800 euro.
Il 24enne, che risultava senza precedenti e con regolare occupazione, dapprima ha detto agli agenti di essersi recato sul posto per incontrare un collega di lavoro, ma poi ha dovuto consegnare una busta, contenente 38 grammi di shaboo che aveva in tasca, mentre nascosti nello zaino aveva 2.800 euro.
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