“E’ stato finalmente colmato un buco normativo di tre anni. Si tratta di un primo piano ovviamente migliorabile, ma è importante aver ottenuto finalmente lo strumento che legittima il contenimento delle nutrie. Adesso anche nel Milanese potremo intervenire per cercare di limitare gli effetti devastanti che questi animali hanno sul territorio, sull’attività agricola e sulla sicurezza e la salute dei cittadini”. Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, commenta così l’approvazione, da parte della Città metropolitana di Milano, del documento contenente le “Indicazioni per gli interventi di contenimento ed eradicazione della nutria” per il triennio 2020-2022. Nell’area metropolitana – stima la Coldiretti interprovinciale sugli ultimi dati regionali – le nutrie sono circa 45 mila, su un totale di oltre 700 mila in Lombardia. “Senza un piano di contenimento efficace, continuano ad aumentare. E’ una vera e propria invasione – spiega il Presidente Rota – che provoca danni ingenti alle colture, oggi totalmente a carico degli agricoltori, con perdite che quest’anno superano anche il 10-15% su semine e raccolti. Inoltre, le nutrie causano grossi problemi alla sicurezza idrogeologica, provocando voragini negli argini dei canali e nel terreno, senza contare i rischi che rappresentano per la circolazione stradale e il pericolo di trasmissione di malattie”.
“Il nuovo piano di contenimento, che come Coldiretti abbiamo fortemente voluto – prosegue il Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – non è sicuramente perfetto, ma rappresenta un punto di partenza. Lavoreremo per migliorarlo, ma è un risultato importante per l’agricoltura dell’area metropolitana milanese che conta su oltre 60 mila ettari coltivati, 3.600 aziende e un valore della produzione di oltre 320 milioni di euro. Ancora una volta – dichiara Alessandro Rota – siamo riusciti a portare l’attività agricola all’ordine del giorno dell’agenda politica della Città metropolitana. Adesso ci metteremo in pista per organizzare corsi e abilitazioni, rendendo concreti gli effetti del piano”. “Non dimentichiamo, però, che i nostri territori – conclude Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – sono invasi anche da cinghiali, caprioli e volatili nocivi. Coltivare e custodire le campagne sta diventando sempre più difficile e oneroso per le nostre aziende. È evidente che serve una nuova legge nazionale che, una volta per tutte, faccia chiarezza anche sui risarcimenti. Infatti, va sottolineato che ad oggi i danni da nutrie gravano esclusivamente sulle tasche dei nostri agricoltori”.
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