La soddisfazione della Giunta Sala e dei venditori di vernice è lì da vedere: le piste ciclabili nascono come funghi, gli operai sono diventati provetti disegnatori, e le righe imperiosamente dicono “lì devi passare”. Con equilibrio sicuro, conoscenza del tragitto, bici perfettamente collaudata. Per dire che il nuovo fiocco rosa da festeggiare inteso come pista ciclabile è “operativa” e costeggia l’Hangar Bicocca. L’intervento, che rientra nel piano di potenziamento della rete ciclabile del Comune di Milano e di un più ampio progetto di rigenerazione del quartiere Bicocca, fa sapere l’amministrazione, è stato realizzato da un operatore privato nell’ambito della riqualificazione del tratto viabilistico tra via Sesto San Giovanni e via Chiese. Evviva Pur non avendo nessun pregiudizio nei confronti delle bici e delle piste ad esse dedicate, la frettolosità per non dire l’improvvisazione con cui sono state disegnate, è più che un campanello d’allarme.
“Non si sa – dichiara La Russa Presidente ACI – se questa sarà una transizione passeggera. Ma la realizzazione di queste ciclabili promiscue senza un cordolo vero e proprio che tuteli il ciclista, stanno rendendo la viabilità pericolosa. Oltretutto queste nuove forme di viabilità non sono state preavvertite da nessuno, sono nate in tre giorni e riteniamo che siano state fatte troppo frettolosamente, senza un vero studio e in deroga al codice della strada. Le righe tracciate qualche settimana fa, le hanno cambiate, ma non è servito comunque ad evitare l’incidente di ieri, che è senz’altro un segnale”
E Edoardo Dubini promotore del Movimento MuoverMi sottolinea “A Milano, inoltre, il 17 per cento degli incidenti per buche coinvolge bici e motorini con ricoveri in codice rosso: questo significa che la giunta patrocina le bici ma non sistema il manto stradale. Le automobili, secondo l’Arpa, inquinano per il 14%, per questo la demonizzazione delle auto è assurda e va contro a chi lavora e a chi non può permettersi il cambio veicolo nonostante gli incentivi”.
Proibito interrompere la felicità beata di Maran “Nelle strade della città sta succedendo qualcosa: i ciclisti sono più del doppio di prima e abbiamo bisogno che le strade siano sicure per tutti, a cominciare da pedoni, ciclisti e motociclisti”. E se lo dice lui…