Il Comune ha molti strumenti per aiutare l’economia di Milano a ripartire dopo il Covid.
Se per il commercio è essenziale intervenire sui tributi comunali (Imu, Tari, Cosap e Tasse Soggiorno e pubblicità), per il settore delle costruzioni si potrebbero dilazionare a fine ottobre gli oneri di urbanizzazione, come chiesto da Assimpredil.
Questo consentirebbe di avere più cassa ad aziende che stanno riaprendo i cantieri, ben sapendo che il mattone trascina l’economia. Sarebbe un incentivo al lavoro a costo zero per il Comune che manterrebbe le entrate nello stesso bilancio 2020.
Se qualcuno ha dubbi che sia possibile praticare sconti e dilazioni di pagamento si guardi il rendiconto di Bilancio 2019, il bilancio consuntivo oggi in approvazione. Il consuntivo 2019 che certifica che il Comune aveva in cassa 1,8 mld al 31/12/2019. Considerando che Palazzo Marino paga 50 milioni di stipendi ogni mese e che ha un patrimonio immobiliare sterminato, è chiaro che il Comune può farsi carico di qualche sacrificio per far ripartire l’economia milanese ed evitare più gravi problemi sociali.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.