Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 024040, parlando del rispetto del codice della strada da parte di cittadini in bici e monopattino, che nella fase post lockdown sono aumentati in modo esponenziale generando problemi di ‘convivenza’ con auto e pedoni, ha sottolineato che “Partendo dal presupposto che per comportamenti individuali o di gruppo stupidi o violenti non si può criminalizzare tutti, prima ancora da cittadini che come tassisti registriamo da giorni atteggiamenti pericolosi su cui Palazzo Marino e la Polizia Locale deve intervenire immediatamente. Da un lato la cronaca riporta di un disabile con l’auto in panne aggredito dai ciclisti sulla ciclabile di corso Buenos Aires, dall’altro i colleghi ci segnalano ogni giorno utilizzi impropri e pericolosissimi dei monopattini, sia in sharing che privati. Poche ore fa un collega ha filmato due mezzi elettrici con sopra tre ragazzini ciascuno che con disinvoltura procedevano sulle corsie riservate ai mezzi pubblici all’altezza nella zona di largo Augusto per poi tagliare, con semaforo rosso, la strada davanti alla Biblioteca Sormani e procedere contromano in via Francesco Sforza. Siamo alla follia dell’utilizzo della strada: servono immediati provvedimenti. Quanti monopattini son stati multati dalla Polizia Locale negli ultimi mesi? Quanti mezzi a due ruote contromano, che sbucano dai marciapiedi o che percorrono corsie riservate ai mezzi pubblici son stati sanzionati nell’ultimo anno? Siamo sicuri che gli accertamenti si contano sulle dita di qualche mano. Ma come dice il sindaco Sala, non si può giocare a guardie e ladri tutti i giorni. Bene: se i vigili non sanzionano chi usa in maniera sconsiderata la strada e impropriamente i mezzi della mobilità ‘dolce’ almeno si inizi a pensare che chi compie irregolarità sotto gli occhi elettronici delle corsie preferenziali e dei semafori T-Red siano sanzionati perché hanno la targa identificativa, come qualsiasi mezzo che si muove su strada, bici e monopattini compresi. La città sta esplodendo, non basta dare il contentino di qualche chilometro di pista ciclabile nata dai tiramenti ambientali di qualche assessore e giustificare tutto in nome del ‘No Oil’: bisogna sanzionare con certezza gli irresponsabili e bisogna farlo in fretta, augurandosi che questi atteggiamenti non generino gravi incidenti su strade e marciapiedi”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
Questa non è mobilità dolce è mobilità idiota.Mi aspetto subito un amnifestazione per la proibizione di questa demenziale follia monopattinesca. Taxisti! Camionisti! Tranvieri! Consiglieri di zona e del comune! ACI! Liberi cittadini!
La possibilità di essere investiti da biciclette e monopattini triplica, ora che tutti i marciapiede delle vie commerciali sono affollati di persone che fanno la fila fuori dai negozi.