La riapertura è alle porte. Il Decreto Rilancio sembrerebbe chiaro: le sale cinematografiche possono riaprire a partire dal 15 giugno . Certo la chiusura è stata lunga e il pubblico, ormai disabituato, come reagirà? Non si possono dimenticare i vari problemi che concorreranno a scoraggiarlo: uso della mascherina, distanziamento degli spettatori (come se la caveranno le sale più piccole?), misurazione della febbre e anche, come sempre d’estate, la mancanza di titoli di grande appeal. In attesa della riapertura, martedì a Milano al cinema Anteo è stata presentata la stagione estiva di AriAnteo, rassegna all’aperto che dal 16 giugno avrà come location Palazzo Reale, il Chiostro dell’Incoronata e la novità della Triennale.
Lionello Ceni, ad di Anteo: «In questi quasi quattro mesi di chiusura abbiamo cercato di tutelare il nostro staff di 80 persone. Abbiamo investito 12 milioni di euro in quattro anni nelle sale Anteo a Milano, Treviglio, Monza e Cremona, il 2019 era stato un ottimo anno, poi il colpo della pandemia. Ripartire significa ricostruire un rapporto col pubblico. In questo il Comune ci è sempre stato vicino, non altrettanto Regione e governo, che la parola spettacolo nemmeno pronunciavano tra le emergenze».
Con AriAnteo ci sarà anche Zelig: una volta la settimana dal 22 giugno in ogni arena ad aprire la serata ci saranno comici molto amati dagli spettatori. «Un mix di cabaret e cinema che mi ricorda la formula che si usava a Milano negli anni ’70 e ’80 allo Smeraldo e al Ciak».spiega il guru di Zelig Michele Mozzati
Tra i titoli attesi ad AriAnteo Il programma di Arianteo, è disponibile su spaziocinema.info fino al 30 giugno ( ore 21,45, ingresso 7,50 euro, prenotazione preferibile on line). Tra i titoli più attesi L’ufficiale e la spia, Favolacce, I miserabili ,Parasite.
Le sale al chiuso aspettano le direttive che verranno diramate il 14 giugno per partire a loro volta, ma la situazione delle piccole sale è critica come spiega Agata De Laurentis, presidente del Cinemino: «Le regole stringenti ti fanno passare la voglia di riaprire, noi abbiamo 74 posti, dovremmo accettare solo 25 spettatori alla volta. I distributori non si sbilanciano sui titoli da qui all’estate. Prima di settembre non vediamo un futuro»
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