L’ANIR, l’associazione nazionale che riunisce e tutela le imprese della ristorazione collettiva. Fatturati in calo anche del 94% a causa del Covid: occorre dare slancio alla ripresa
“Nasce un nuovo soggetto nella rappresentanza della ristorazione collettiva italiana. Con la stipula dell’atto costitutivo e la celebrazione del primo consiglio generale, è a tutti gli effetti operativa l’ANIR, associazione nazionale imprese della ristorazione, che vede alla sua guida Massimiliano Fabbro in veste di presidente, e Gabriella Iacono per la carica di segretario generale. Entrambi già ricoprono ruoli di rilievo presso imprese e player del settore.L’obiettivo dell’associazione nazionale è di intraprendere un percorso della rappresentanza industriale per dare il giusto ruolo al settore della ristorazione collettiva esaltandone la valenza economica, sociale e di garanzia della qualità del servizio erogato sia in ambito pubblico sia in ambito privato.
“ANIR – dichiara l’associazione – vuole ribadire il ruolo strategico della ristorazione industriale, porsi come interlocutore nei confronti delle istituzioni e degli stakeholder per consentire al comparto una quanto mai auspicabile ripresa a fronte delle crisi determinata dalla pandemia. I dati Istat parlano di un bacino di circa 800mila lavoratori, ed un fatturato che supera i 32miliardi di euro, ma che oggi è in grande difficoltà se consideriamo i segmenti più colpiti dall’emergenza. Il contraccolpo ricevuto dagli operatori delle mense aziendali (fatturati il calo del 68%) e scolastiche (in questo ultimo ambito i fatturati fanno segnare –94%) avrà delle conseguenze incalcolabili. Per questo serve un nuovo soggetto in grado di far comprendere l’attuale stato di crisi per ridisegnarne la ripartenza”. E’ quanto scrivono in nota i vertici della neo nata ANIR.
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