Milano, truffe nelle aste giudiziarie del Tribunale: un professionista arrestato

Cronaca

La guardia di finanza meneghina ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere e a un decreto di sequestro preventivo per oltre 220mila euro emessi nei confronti di un professionista operante nel settore delle aste giudiziarie bandite dal Tribunale di Milano. Lo hanno riferito le stesse fiamme gialle, spiegando che all’uomo sono stati contestati diversi reati (truffa aggravata, appropriazione indebita e falsa attestazione a pubblico ufficiale), e che sono state eseguite perquisizioni “presso i domicili e i luoghi nella disponibilità di tre persone che hanno agito in concorso con lo stesso”.

Le indagini, scattate dopo diverse querele e coordinate dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dai sostituti Bianca Maria Baj Macario e Carlo Scalas, “hanno permesso di scoprire come il professionista, presentandosi quale intermediario tra i potenziali acquirenti e l’Ufficio delle aste giudiziarie, abbia posto in essere, con l’ausilio dei propri complici, molteplici azioni fraudolente ai danni dei clienti interessati alle diverse aggiudicazioni”. In pratica, sempre secondo l’accusa, “il meccanismo truffaldino, realizzato anche attraverso seriali operazioni di alterazione degli atti emessi dal Tribunale di Milano (compresa la sostituzione dei codici Iban per i versamenti da parte degli aggiudicatari delle aste), ha consentito agli indagati di dirottare illecitamente sui propri conti correnti ingenti somme di denaro destinate alle procedure d’incanto”.

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