La gravità della vicenda Atm non si esaurisce solo nelle responsabilità penali che saranno accertate dalla magistratura.
Bisogna rendersi conto di quali pericoli e quali rischi hanno corso milioni di passeggeri della metropolitana milanese. Per anni hanno subito le conseguenze di sistemi di segnalamento e frenaggio aggiudicati e manutenuti da funzionari infedeli e da aziende fornitrici che perseguivano non la sicurezza e l’efficienza ma i loro traffici.
Ora non è accettabile che dal Sindaco in giù si voglia scaricare tutto sui funzionari Atm.
C’è una responsabilità politica di chi non ha saputo controllatre Atm, di chi non ha preteso la rotazione dei dirigenti della manutenzione rete Atm, di chi non ha preteso da grandi aziende vincitrici di commesse miliardarie del Comune la massima correttezza e la immediata soluzione dei problemi “frenate” e “vibrazioni”. Questi problemi che hanno determinato incidenti, disagi, sembravano irrisolvibili, perché celavano vizi di aggiudicazione e di manutenzione notevoli. Ci rendiamo conto cosa significa che le aziende fornitrici del segnalamento subappaltavano dei lavori ad imprese di fatto gestite da chi doveva controllarle?
Chi minimizzava frenate e incidenti, senza approfondire, prendendo per buona ogni versione di Atm, non può stare ancora lì.
L’ incapacità di esigere controlli e tutela dei passeggeri ha un responsabile: l’Assessore competente, Marco Granelli, deve dimettersi.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Sarebbe il caso, visto il personaggio ignobile, di fare un bel check sui milioni sperperati da Granelli in ciclabili e restringimenti stradali. Il dubbio ci fossero degli interessi non propriamente “sociali” in quei lavori costosissimi, siamo in molti ad averlo avuto.
FINALMENTE!
L’opposizione c’è.
Forse l’assessore Granelli ha elevate competenze nella gestione di Onlus, ma Milano è una città che ha bisogno di funzionare. Non si possono improvvisate piste ciclabili, ridurre le corsie delle auto senza pensare ad aumento cose, traffico ed inquinamento a causa di queste strabilianti idee. Per dolmen te suggerirei all’assessore Granelli di andare in giro sotto la pioggia con 30 kg di borse per un paio di giorni e poi pensarci. Le diverse giunte non sono state in grado di realizzare adeguati parcheggi per le metropolitane, abbiamo strade piene di buche e pensano alle ciclabili, con i cittadini di Milano che invecchiano. Ci costringono ad utilizzare mezzi pubblici al di là della loro capienza e con rischi per gli utenti, ma questo va bene.