Matilde Ciccia e la vita, oggi, con un governo inconcludente, spocchioso, incurante di una realtà che scoppia di ingiustizia, di ingiustificata tolleranza e complicità. E’ la visione di Matilde Ciccia dopo le disavventure subite, dopo lo sconvolgente episodio di cui è stata vittima. E non importa che sia successo a Monasterace (RC) perché rispecchia una brutale consuetudine di molti migranti e potrebbe essere capitata in qualsiasi parte del territorio Italiano.
La campionessa di pattinaggio artistico, per dieci volte con la fascia tricolore e con diversi piazzamenti di alta classifica nei campionati europei, mondiali e olimpici, ha la rabbia repressa di chi ha subito un danno grave, un insulto gratuito alla sua persona per mesi, una ferita che non si rimargina. Racconta “Un Migrante si era piazzato in casa MIA a Monasterace approfittando del fatto che io stavo a Milano. Nonostante le continue sollecitazioni ad andarsene e nonostante abbia fatto cambiare la serratura del portone e staccato la linea della corrente elettrica, l’extracomunitario faceva i suoi porci comodi….
Ha sfondato il portone, rotto la porta che va sul terrazzo, nemmeno la serratura c’è più….
Si era impadronito del monolocale all’ultimo piano…..e poi ha spostato mobili rompendoli, ha aggiunto una branda… mozziconi di sigarette ovunque tende rotte, porta del bagno sparita! Un tanfo irrespirabile. Bidoni di 50 litri lasciati sul terrazzo e sul pianerottolo….frutta marcia per terra ovunque, rotti due frigoriferi abbandonati sul pianerottolo . Ha portato via anche la bombola del gas, il trapano e tutti gli attrezzi da lavoro che tengo normalmente in casa!!!…ha fatto danni per oltre 5000 Euro. Come posso spiegare in che condizioni ho trovato la casa????”
E pensare che in quella casa Matilde Ciccia è nata e rappresenta un rifugio dove trovare la pace. Il paese è a un chilometro e mezzo da Riace, l’humus predominante è il “buonismo”, i Migranti si sentono padroni del mondo, l’indifferenza delle Forze Dell’Ordine proverbiale. Gli sbarchi dei migranti si ripetono e non sai, osserva la campionessa, se sono “delinquenti, assassini, ladri, spacciatori” o persone umanamente bisognose. Il risultato è che invadono le nostre città, spesso usano violenza e menefreghismo e non conoscono cosa sia la convivenza civile né vogliono impararla. Chi dobbiamo ringraziare sta nelle cose. Matilde ha denunciato il fatto, ma anche i ritardi e le omissioni d’aiuto: si faccia chiarezza.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano