Come da programma, eccoci all’ultimo appuntamento della 32a giornata, Inter-Torino.
Scontro tra un vecchio toro granata e un giovane “toro” nerazzurro (Martinez) che però, da qualche tempo, sembra avere le corna leggermente spuntate. E stasera la sua compagnia sembra essere , più che di torelli d’appoggio, di vitelli d’occasione. Conte infatti lascia fuori mezza squadra, in parte per infortunio e in parte per scelte tattiche che, c’è da giurarci, faranno nuovamente divampare il fuoco delle polemiche da parte dei suoi detrattori ultimamente in aumento, causa risultati poco (o meglio nulla) brillanti. E difatti anche questa sera, a S.Siro, le sole stelle a brillare sono distanti milioni di km, perché il Torino subisce quasi ininterrottamente, per almeno un quarto d’ora, la pressione pur poco lucida dell‘Inter, e invece che andare sotto di un paio di gol finisce per andare sopra grazie ad un grazioso regalo che Handanovic, proprio lui il capitano, concede a Belotti su un cross da corner sotto porta. Il portiere abbranca il pallone in presa alta ma se lo lascia sfuggire a terra, proprio alla portata della zampa del “gallo“che non deve fare altro sforzo per spingerlo dentro. Incredibili errori ancora dell’Inter, che rimane piuttosto fiacca nei ritmi anche se apparentemente ha il controllo territoriale con possesso palla, e il primo tempo si chiude con il Torino in vantaggio. Ma nella ripresa qualcosa sembra almeno invertire la direzione della fortuna, quando nei primi 5 minuti l’Inter trova finalmente il fondo del sacco granata, con due gol che ribaltano il risultato. Prima Young, al 49′ aggancia al volo un appoggio di testa di Lautaro, quasi dal fondo, e spara un destro che Sirigu non vede nemmeno. Due minuti dopo, è Godin a insaccare di testa una sponda di Sanchez, servito ottimamente da Young, e al 61′ chiude la partita il “toro” Lautaro che, ispirato da Sanchez, tira in porta e trova una deviazione che inganna definitivamente Sirigu. 3-1, ma c’è ancora il tempo di tentare il ritorno della pazza Inter: Belotti al 65′ incorna sotto porta e trova la traversa a portiere battuto, mentre dall’altra parte Candreva e Gagliardini mancano clamorosamente ancora per due volte l’occasione per arrotondare a 4 il punteggio. Finisce così, i nerazzurri di Conte ritrovano la vittoria ma senza gloria, e contemporaneamente il secondo posto a fianco della Lazio, scavalcando nuovamente l’Atalanta.
17’Belotti (T), 48’Young (I), 51’Godin (I), 61’Lautaro (I)