Il lieve sospetto che accompagna la vita dei due terzi dei Milanesi è quello di stare sulle scatole al proprio sindaco. Il che, me lo consentirete, non è una bella cosa. Ce lo conferma anche il consigliere Franco Vassallo, Municipio 7, attento come sempre, nel commentare l’ultimo proclama del Subcomandante Beppe direttamente da Radio Marino e dal suo bunker:
“El gran visir de tùcc i Milanes’ Beppe Sala sul tema delle periferie urbane, proclama:
“bisognerebbe vedere altre città. A volte – ha affermato il gran visir – mi stanco di affrontare la questione sulle periferie come se fosse tutto un enorme mondo che non funziona, non è così”.
Sala, che in passato aveva dichiarato di avere ” l’ossessione per le periferie”, “ci sono quartieri che han fatto dei passi in avanti e quartieri che ancora ne devono fare”.
“Non ho dubbi che questa amministrazione si sia attrezzata per privilegiare l’investimento pubblico sulle periferie…”
“C’è obiettivamente molto da fare, ma consiglierei a tutti di farsi un giro per altre realtà italiane e capire quanto noi abbiamo fatto”.
“Milano tra cinque anni sarà ancora meglio di adesso.”
Affermazioni che confermano che il primo cittadino continua a sognare o visita le periferie con Google Maps.
A volte non si rende conto di quello che dice o è scollegato.
Le periferie sono allo sbando. Ci voleva il contributo prima di Pisapia e ora di Sala per far conoscere ai milanesi il degrado.
Sicurezza inesistente, manutenzione strade e verde meno che mai, case ERP fatiscenti, quartieri ridotti a ghetti, spaccio, bivacchi, occupazioni abusive, furti, rapine, aggressioni di ogni tipo e a tutte le ore, scuole pericolanti, posti asilo limitati, viabilità stravolta in peggio, piazze ridotte a murales, rifiuti abbandonati, discariche ovunque, sagre rom con musica balli e barbecue.
… e Beppe “Bottazzi” Sala sostiene nella sua campagna elettorale già in fermento
“Milano tra cinque anni sarà ancora meglio di adesso”.
Sembra Cetto Laqualunque.
Ulteriore mandato sarebbe l’incubo dei milanesi, ma il sogno di Sala”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,