Eh beh, non ci si può ricordare di tutto. Ha pensato alle ciclabili, alle compagnie teatrali colpite dalla crisi, ai fratelli immigrati ed ai cugini del Sud che osano farsi pagare quanto al Nord. Alle Scuole dell’Infanzia e ai Nidi ci penserà qualcun altro, no? Perché di sicuro lui non pare particolarmente coinvolto nella cosa.
Tanto che manco risponde ai genitori che gli chiedono lumi sui prossimi mesi. Delega la questione, scarica sulla Regione (sai che novità) e sul Governo (in cui il suo partito è ben presente) la responsabilità. E torna ad occuparsi di altro. Solo che non a tutti questo sta bene. L’Assessore alla Scuola del Municipio Nove, Deborah Giovanati, ad esempio, avrebbe qualcosa da dire al nostro amato primo cittadino:
“Il Sindaco Sala ci ha fatto conoscere la sua opinione pressoché su tutto. Quando le regole lo infastidivano le ha, semplicemente, scavalcate. Mi sembra abbastanza strano che sul discorso Nidi e Scuole dell’Infanzia la Giunta si accontenti di aspettare. Milano non si può permettere di attendere un intervento provvidenziale esterno per risolvere i suoi problemi.
Non siamo mai stati tra quelli che dopo una catastrofe sedevano in attesa dei soccorsi. C’è un problema? I Milanesi lo affrontano e lo risolvono. O, quanto meno, portano proposte. Esattamente come il PD ha sempre fatto per le cose che gli stavano davvero a cuore, dalle piste ciclabili all’Area B. è evidente che il problema è che dei bambini, così come del futuro demografico del paese, semplicemente non gliene importi abbastanza.
Ne prendiamo atto. Spero lo facciano anche i miei concittadini. Così, tra un anno, al posto di un meditabondo manager cupo sulla sua Frau rossa avremo magari qualcuno disposto a lottare per il bene più prezioso che una società abbia: i suoi bambini.”
Non possiamo che accodarci all’Assessore, non è ammissibile questa condotta omissiva. Non è degna di Milano. Milano è molte cose, ma non una città passiva, come correttamente lei ci fa notare. E prima di fustigare i dipendenti in smart working, il Sindaco dovrebbe domandarsi se le ore che passa in ufficio siano davvero ben spese.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,