E’ stato presentato ieri in Regione Lombardia il Servizio Unico per la continuità assistenziale e l’assistenza sanitaria non urgente in Lombardia, un nuovo numero telefonico europeo, 116.117, che offre supporto come avveniva in precedenza con la guardia medica. “Si tratta – ha detto in conferenza stampa l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera – di un lavoro sviluppato nel corso di anni, che vede la partenza stasera in tutta la Lombardia con l’eccezione del territorio di Brescia, dove partirà la settimana prossima. Siamo i primi in Italia ad attivarlo e siamo orgogliosi del grande sforzo organizzativo fatto qui in Lombardia”. Il progetto è stato poi spiegato più nel dettaglio dal direttore generale di AREU Lombardia, Alberto Zoli. “Si tratta – ha spiegato – di un numero europeo, gratuito, chiamabile da rete fissa e rete mobile, sempre attivo.
Qui si raccolgono le chiamate che poi vengono smistate dagli operatori. Si garantisce assistenza e consulenza sanitaria e ci sarà sempre un operatore e non un risponditore automatico”. Il numero 116.117 – ha aggiunto Zoli – comprende tutto ciò che non rientra nel soccorso e tutto ciò che non si può fare quando il proprio medico di base non è operativo. Un’unica centrale di risposta è stata disposta per tutta la Regione Lombardia. Il servizio inoltre, essendo destinato anche ai turisti e agli stranieri, offre anche un interprete telefonico in diretta. In caso di grave criticità, inoltre, la chiamata può essere inoltrata direttamente al 118. Due sono quindi i punti centrali: l’attivazione di un nuovo numero unico europeo che ora riguarda le richieste sanitarie non urgenti e, aspetto particolarmente significativo dopo l’emergenza Covid e le discussioni sul ruolo dell’assistenza territoriale, il nuovo servizio rimette l’attenzione sulla continuità assistenziale e la medicina del territorio.
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