Sala vuole Milano “elettrificata”, ma gli alberi oggi muoiono e i giardini sono giungle

Milano

Sala parla a Forbes del futuro di Milano, della sua scommessa green, del modello di elettrificazione dei trasporti pubblici, piste ciclabili e percorsi pedonali per spostarsi da una parte all’altra della città. E dovrebbe rappresentare il rilancio economico e culturale della città  “Stiamo lavorando per rafforzare l’idea di una Milano con servizi raggiungibili a 15 minuti da casa con mobilità leggera (a piedi, in bicicletta, in monopattino…) puntando sui quartieri e nel frattempo stiamo ridisegnando la mobilità cittadina e i tempi della città: stiamo realizzando in pochi mesi 35 nuovi chilometri di piste ciclabili leggere; stiamo incentivando l’uso delle biciclette, private o in sharing, così come di scooter elettrici e monopattini, in modo da ridurre il traffico delle auto”. Forbes sottolinea che il 70% di gradimento di cui gode è la garanzia che la sua visione è giusta. E si ha l’impressione che la vita dell’uomo sia un dettaglio ininfluente, importante è “disegnare” un’idea. Ma, verrebbe da dire, che cosa vuol disegnare sul caos e sul degrado che ormai regna ovunque e spesso rende invivibile quotidianamente questa città? Ma se a Milano non si sa curare neppure un giardinetto, si lasciano morire le piante, si tolgono le fermate del tram, si cancellano i parcheggi… Scrive un lettore al Corriere “Viale Monza Il parchetto «giungla» Nel mezzo di due lati della via Ranzato, e in uno ciascuno delle vie Apelle e Teocrito c’è un terreno di circa 2.50o metri quadrati adibito al nulla da circa dieci anni e che farebbe la felicità, per le specie arboree che vi crescono indisturbate, di Salgari e Linneo. Anche lì la natura selvaggia ha preso il sopravvento sulla civiltà, lo spazio è abbandonato e ridotto a una giungla. La domanda è: che fa il Comune? E Il giorno riporta “Via Boifava Nuovi alberi a rischio per mancanza d’acqua Scatta la protesta MILANO Gli alberi sono stati piantati circa un anno fa ma rischiano di morire per mancanza d’acqua. Nello spartitraffico di via Boifava, quartiere Chiesa Rossa, il verde è a rischio perché il sistema di irrigazione automatica delle piante non funziona più come dovrebbe. La denuncia è partita da Domenico Pucci, l’edicolante di via Boifava, che in un post su Facebook ha mostrato gli alberi morenti. Altri residenti del quartiere hanno rilanciato l’allarme, chiedendo l’intervento del Comune per riparare l’impianto di irrigazione e salvare gli alberi, ancora bassi ma destinati a far diventare via Boifava un viale alberato, se correttamente innaffiati.” In queste zone vivono persone per cui 15 minuti di strada sono faticosi, non possono usare la bici o il monopattino, amano i punti di riferimento del proprio quartiere di cui lei si dimentica e che abbandona. Evidentemente non rientrano in quel mitico 70% di gradimento. Ma chi fa i sondaggi?

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