Milano è il Comune più tassatore d’Italia, ha spremuto lo scorso anno 1,4 miliardi di euro dai contribuenti Milanesi. Ieri il Consiglio Comunale ha deciso di mantenere l’Imu invariata, cioè alle aliquote massime nonostante l’emergenza Covid abbia stravolto il valore di attività commerciali e i bilanci di tante imprese.
Forza Italia ha proposto di applicare l’aliquota Imu minima agli immobili strumentali di imprese ed esercizi pubblici e commerciali per salvare i bilanci di imprese e negozi che danno lavoro a tanti milanesi.
Si poteva ad esempio abbassare l’Imu a chi accettava di rivedere i canoni di affitto 2020. Oppure prevedere, come la Legge consente di stabilire ai Comuni, di concedere l’esenzione a chi dà un locale in comodato gratuito ad enti pubblici, come è il caso di un oratorio che presta i locali al Comune per una materna.
Niente da fare. La cultura anti privato che permea la sinistra milanese è contraria ad usare la leva fiscale per aiutare le imprese e il lavoro, subito e con semplicità. Loro amano fare i bandi, decidere chi aiutare e distribuire le risorse quando oramai è troppo tardi e le imprese sono fallite.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.