Giulia Bongiorno: “Salvini ha fatto il proprio dovere di ministro, perseguendo l’interesse pubblico”. Un intervento, quello della Bongiorno, che ha infiammato l’aula: “State facendo quello che chiedeva Luca Palamara nelle intercettazioni. Vi siete inginocchiati a Palamara, un giorno capirete che cosa avete fatto”, ha tuonato. (Libero)
Matteo Salvini sulle orme di Silvio Berlusconi. Così come il fondatore e leader di Forza Italia, il segretario della Lega rischia di finire nella trappola della controversa Legge Severino.
Spieghiamo. Oggi era atteso il voto dell’aula del Senato sull’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno, finito nel mirino del tribunale dei ministri di Palermo per il caso della nave Open Arms: un anno fa, per decisione del Viminale sotto l’allora governo gialloverde, 164 migranti furono tenuti in stand-by a bordo della nave della Ong spagnola per diciannove giorni. Per questo, il capo politico del Carroccio rischia di essere condannato per sequestro di persona.
Il via libera al processo è arrivato poco fa da Palazzo Madama: con 149 voti (141 i contrari e un solo astenuto).-
Le conseguenze? Il segretario della Lega rischia di decadere da senatore e di trovarsi impossibilitato a candidarsi alle prossime elezioni. Tutto questo nel caso in cui venisse condannato e la condanna stessa fosse superiore ai ventiquattro mesi. Il che non è impossibile, visto che il reato per sequestro di persona viene punito fino a un massimo di quindici anni.
Su questo la Legga Severino non ammette scappatoie. (Il Giornale)
Decisivo il voto di Italia Viva, annunciato in mattinata da Matteo Renzi in Aula. Una decisione presa dopo che mesi fa il partito di Renzi aveva votato per il no al processo del leader leghista in commissione. “Noi non dobbiamo rispondere alla domanda se Salvini abbia commesso reato o no, a questa domanda deve dare risposta la magistratura. Noi dobbiamo dire se ci fosse un preminente interesse pubblico nel non far sbarcare i migranti, scelta avallata dal presidente del Consiglio. Per me il preminente interesse pubblico non c’è”, le parole dell’ex premier.(Libero)
Il leader della Lega, al termine del suo intervento in Aula, indossa simbolicamente il cappello della Guardia Costiera italiana. Un gesto di facile interpretazione: “Io difendo i confini del mio Paese e l’ho fatto per tutto il tempo che sono stato alla guida del ministero dell’Interno”. Oltre al cappello, Salvini, una volta terminato il suo intervento, si è rimesso sulla bocca la mascherina con il Tricolore (Il Tempo)
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