“Durante la fase acuta del Covid-19, la Asst di Monza ha trattato tra marzo e maggio scorsi, oltre 1.750 pazienti e ha sostenuto uno dei più grandi studi di storia naturale della malattia, ‘Storm’, che ha raccolto i sieri di oltre 600 pazienti durante la pandemia e che serviranno per le ricerche future. Ora si prepara, con l’Università di Milano Bicocca, ad avviare insieme ad altri due centri italiani la sperimentazione di Fase 1 su volontari sani del vaccino tutto italiano prodotto da Takis e Rottapharm Biotech”. E’ quanto ha annunciato in una nota la stessa Asst di Monza, spiegando che la piattaforma tecnologica in sviluppo “è basata sul dna ed è molto innovativa, anche dal punto di vista clinico”.
Secondo Paolo Bonfanti, professore associato di Malattie infettive dell’Università di Milano Bicocca e Direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale San Gerardo di Monza, “questa piattaforma tecnologica assicura inoltre la ripetibilità della vaccinazione se la risposta non fosse duratura”. La sperimentazione sull’uomo sarà condotta presso il Centro di ricerca di Fase 1 della ASST di Monza e coinvolgerà in questa fase iniziale 80 volontari sani, che saranno portati fino a 200 nella cosiddetta Fase 2 immediatamente successiva. “Stiamo partendo con la raccolta di adesione e di screening dei volontari che prenderanno parte alla sperimentazione – ha spiegato Marina Cazzaniga che dirige il Centro – per essere pronti a trattare i primi soggetti a inizio dicembre”.
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