“Non possiamo tollerare che arrivano dei migranti addirittura positivi e vadino in giro liberamente”, ha dichiarato testualmente il premier Conte. E l’intenzione per un avvocato, professore, istruito con titoli fasulli in America, potrebbe anche essere positiva, se le azioni del suo governo corrispondessero alle sue parole. La grammatica è stata abbandonata a se stessa, ma poco importa, il fatto è che si è uniformato al linguaggio di molti grillini, si è avvicinato, insomma, al suo popolo. Ma gli italiani non possono tollerare che “arrivano” i suoi giganteschi decreti senza dire nulla di concreto e poi le sue regole “vadino” osservate senza alcuna obiezione. Peraltro il soggetto, dopo tanti inchini, tanti schiaffi in Europa, da furbetto della politica ha imparato a declinare il futuro dei verbi, ma i congiuntivi non ancora. Non si può tollerare che “arrivano” tante promesse e che poi “vadino” ad illudere chi ha veramente bisogno di andare avanti, ma è alla canna del gas. La realtà è che un ciuffo ben pettinato, un abito sartoriale, la pochette distintiva dell’eleganza hanno sostituito il pragmatismo di quel “ora e subito”, necessario per risollevare questo paese. Ha capito, comunque, che le parole, enfatizzate dai media amici, possono avere un riscontro di serietà proporzionato al suo aplomb, ma non si possono ipotizzare soluzioni che “arrivano” ad uso e consumo di promesse nelle regioni che voteranno e “vadino” a solleticare ambizioni improbabili da realizzare. Bechis su Il Tempo insinua un dubbio e si chiede perché il premier nei suoi pensieri politici, “allude al più spregiudicato uso dei soldi pubblici che mai si sia provato ad immaginare”. Infatti il premier spiega che: “Queste elezioni regionali coincidono con un appuntamento storico per l’Italia. Stiamo elaborando un Recovery Plan, finanziato con ingenti fondi europei. Le Regioni saranno coinvolte in questi progetti e diventeranno anche dei centri di spesa. Ovviamente il governo non farà distinzioni di colore politico nei confronti dei governi regionali” Ovviamente, ma se i governatori sono di sinistra è meglio. I migranti? Il governo è fautore della loro invasione, tollerando che “arrivano” in proporzioni devastanti e “vadino” in giro per l’Italia. Insorgono sindaci anche del PD e governatori di Regione: siamo all’insurrezione del buon senso. Annuncia Il Giornale “Lo sfogo di Ugo Cappellacci è durissimo: ha fatto sapere di aver dato incarico ai legali di procedere contro l’esecutivo giallorosso, in sede penale, per epidemia colposa e in sede civile per risarcire i danni provocati alla Sardegna sia in termini di immagine sia di conseguenze sul sistema turistico. “Stiamo verificando i presupposti di una classaction nei confronti di Conte e compagnia”, ha aggiunto il deputato e coordinatore di Forza Italia in Sardegna” E’ intollerabile che le parole di un premier “arrivano” prive di volontà d’azione e “vadino” prese sul serio. (Forse ho sbagliato qualche congiuntivo?)
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano