I nuovi casi risultati positivi al coronavirus nella provincia di Milano ieri sono stati 89, di cui 50 a Milano città.
I nuovi casi in Lombardia sono stati 239 (di cui 26 ‘debolmente positivi’ e 5 a seguito di test sierologico)
I tamponi effettuati sono stati 13.663. I guariti/dimessi sono stati 29 in più su un totale complessivo di 75.678 , di cui
1.265 dimessi e 74.413 guariti
In terapia intensiva i ricoverati sono rimasti 14, come quelli non in terapia intensiva che restano 148.
I nuovi decessi nella giornata di ieri sono stati 4 che si aggiungono al totale complessivo di 16.856.
I dati sono stati commentati ieri dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera – “Oggi registriamo 239 casi positivi. Di questi, 190 sono riferiti a persone che hanno meno di 50 anni. Due terzi delle positività riguardano cittadini che rientrano dall’estero e i loro contatti diretti. L’incremento dei casi positivi in Lombardia va sempre rapportato al numero dei tamponi effettuati. Senza mai dimenticare che, se si ragiona in termini di confronti assoluti, il numero degli abitanti della Lombardia è pari a 1/6 della popolazione nazionale. In tal senso, negli ultimi giorni, le percentuali della Lombardia sono in linea e spesso migliori di quelle di altre regioni. In tre giorni grazie alle postazioni attivate all’aeroporto di Malpensa sono stati effettuati 4.200 tamponi. Solo oggi ne sono già stati fatti altri 1.200 e contiamo di arrivare a 2.000 entro sera. I primi 1800 esiti refertati hanno evidenziato 8 positività. Le operazioni si stanno svolgendo regolarmente. A Linate invece sono stati eseguiti 760 tamponi in due giorni e allo spazio adiacente la fiera di Bergamo, 600 tamponi da ieri mattina per i passeggeri in arrivo allo scalo di Orio al serio. Non siamo in una situazione di emergenza ma non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia, ora più che mai. L’utilizzo della mascherina e il rispetto delle norme di sicurezza in questo momento è importante almeno come lo è stato durante la fase 1. Dobbiamo evitare che la diffusione del virus torni a moltiplicarsi in modo esponenziale”.
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