“Densificare” il quartiere San Siro, sostituendo alla serie di edifici popolari esistenti, edifici più elevati e moderni, sia commerciali che residenziali. E’ l’ipotesi di progetto presentata nel corso della commissione consiliare Urbanistica ieri pomeriggio da Gianni Verga, ex assessore all’Urbanistica e presidente del Collegio degli ingegneri e architetti di Milano, e Massimo Roj, fondatore e ad di Progetto Cmr. “La nostra idea”, spiega Massimo Roj, “si inserirebbe in quelle che sono le linee guida del Pgt”. Sono sette i quartieri di edilizia popolare che “hanno le caratteristiche per essere rigenerate in questo modo”, continua Roj, indicando gli ambiti di “Vialba e Quarto Oggiaro, Comasina, San Siro, Giambellino, Lorenteggio, Inganni, Sant’Ambrogio, Stadera e Corvetto. Tutti costruiti a cavallo tra le due guerre o nell’immediato Dopoguerra”. In particolare lo studio è stato concentrato nel quartiere San Siro “e nel quadrilatero di Segesta, accanto agli edifici popolari di piazzale Selinunte”, ha spiegato Roj, “dove le criticità principali sono la carenza di servizi e aree verdi e il degrado edilizio e sociale. E’ una zona solo residenziale, monofunzionale. Lo scopo invece sarebbe quello di densificare, diversificando le funzioni. Si tratta comunque di un’area collegata grazie al trasporto pubblico con il resto della città”. Il progetto, nel dettaglio, prevede di “trasformare il quartiere verso l’alto, risparmiare consumo di suolo per ricavare nuovi spazi verdi comuni e più servizi, come scuole e strutture sanitarie”. Il quadrilatero Segesta verrebbe riqualificato, “demolendo il costruito esistente per ricostruire, sostituendo agli edifici attuali, dei nuclei più elevati, che possono essere torri o edifici simili. In questo modo si decuplica il verde che da 9200 mq passerebbe a 100mila mq”, spiega Roj. Il progetto sarebbe inoltre “a costo zero per l’amministrazione”; spiega invece Gianni Verga: “il soggetto pubblico sviluppa il piano strategico e seleziona tramite gara gli operatori privati che svilupperanno il piano e in seguito compenserà il soggetto pubblico con la riqualificazione dello spazio pubblico limitrofo”.
“Interessato all’idea”, si è detto l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, nel corso della commissione. (mianews)
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