Oggi 27 settembre di quest’anno ricorre l’anniversario del centesimo anno dalla nascita di Carlo Alberto Dalla Chiesa Generale di Divisione dei Carabinieri nei quali giunse a ricoprire la carica di Vice Comandante Generale ed in seguito – dopo l’omicidio di Pio La Torre avvenuto nell’aprile 1982 – fu nominato Prefetto di Palermo con il fondamentale compito di contrastare la criminalità organizzata in Sicilia, venne assassinato con la sua consorte Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo il 3 settembre 1982 alle 21 a Palermo in via Isidoro Carini nel corso un vile agguato perpetrato da Cosa Nostra. Carlo Alberto Dalla Chiesa nel corso della sua vita esemplare al servizio delle istituzioni e della legalità diede sempre prova di un fulgido senso del dovere connotato da una attitudine ad espletare ottimamente e concretamente quel bellissimo concetto di vicinanza ai cittadini che si può definire con il termine polizia di prossimità. Egli nacque in Piemonte, a Saluzzo, il 27 settembre 1920 da Romano Dalla Chiesa – anch’egli alto ufficiale dei Carabinieri che negli anni ’20 contrastò la criminalità di stampo mafioso in Sicilia sotto il comando del prefetto di Palermo Cesare Mori – e di Maria Laura Bergonzi, fratello di Romolo a sua volta Generale dei Carabinieri. Si arruolò nel Regio Esercito nel 1941 e partecipò alla guerra in Montenegro, dal 1942 prestò servizio nell’Arma dei Carabinieri ed, a seguito dell’armistizio del 8 settembre 1943, ebbe un ruolo di assoluto rilievo nella guerra di liberazione. A partire dal 1947 comincia una nuova fase della sua brillante carriera nel quale egli contrasterà con encomiabile dedizione ogni forma di delinquenza organizzata ed attività terroristica.
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