Armani, il coraggio di essere genio, senza esibizionismo, di offrire eleganza senza tempo, di rappresentare la realizzazione di un lavoro dedicato alla bellezza. Ha imposto uno stile essenziale, ha dimostrato la validità della coerenza ed è chiaro a tutti come talento e perseveranza abbiano avuto a Milano l’humus più fertile per sviluppare collaborazioni e ricchezza. Perché ci vuole rigore, razionalità e costanza pur essendo creativo. Emergere, a Milano, non è sempre facile, ma è la città che offriva un’occasione ed era esaltante. Da qui nasceva l’esportazione, da qui la diffusione nel mondo.
Armani, un uomo riservato e generoso, un “nuovo” milanese radicato in questa città d’adozione che l’ha saputo valorizzare, senza dimenticare le radici, la semplicità di un mondo provinciale. Oggi un milanese che offre le sue capacità anche per essere d’aiuto a chi, in questo periodo, ha bisogni reali. Ha sfilato in TV, su La 7 “«L’idea mi è venuta qualche mese fa ed ero molto perplesso temevo di sembrare un po’ esibizionista però ho detto alla fine la gente comune non sa cosa c’è dietro a un lavoro del genere e forse è ora di farglielo vedere e con l’occasione potrei anche esprimere le mie opinioni che datano svariati anni e che ho mantenuto con i denti. Ho avuto ragione, è stata quasi una premonizione». E il concetto del lavoro, dell’impegno ritorna, ma sicuramente non basta. Il suo mondo di stile e di eleganza è speciale, senza tempo e nasce da una conoscenza e genialità da renderlo unico.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano