L’assessore al Welfare, Giulio Gallera, spiega che il “numero di tamponi in Lombardia è alto, in media 20mila e l’80% dei positivi risulta asintomatico. Gli strumenti diagnostici che abbiamo a disposizione non ci consentono di fare di più. L’Istituto Superiore di Sanità non sta sdoganando, o lo fa in maniera molto minima, i testi rapidi che non necessitano di un laboratorio. Quando avremo strumenti più rapidi, potremo fare un tracciamento molto più ampio”. “Sentivo molto la necessità di un momento di riflessione scientifica sullo tsunami che abbiamo subito, al di fuori del clamore mediatico, ma facendo una valutazione attenta e serena”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, in apertura del convegno ‘Covid-19, il virus ignorante’, organizzato dalla Fondazione The Bridge in collaborazione con la Regione Lombardia all’auditorium ‘Testori’ a Palazzo Lombardia. “Spero – ha aggiunto Gallera – che questo possa essere l’approccio migliore per il futuro. Dobbiamo capire se le azioni avviate in Regione e in Italia sono corrette”. L’assessore ha poi ripercorso tutte le tappe della vicenda, a partire dal 20 febbraio, e le azioni messe in campo da Regione Lombardia. “A oggi in Lombardia il numero degli infettati in proporzione alla popolazione è fortunatamente molto basso, tant’è che siamo la terzultima regione italiana per indice di diffusione del virus Sars-CoV-2. Così come molto basso, rispetto agli altri territori del nostro Paese, è il rapporto tra nuovi positivi e tamponi”. Regione Lombardia è prima come numero di casi totali perché è la regione più popolosa, ma i dati della protezione civile evidenziano come l’indice di positivi rispetto alla popolazione è 0,1%, il più basso insieme ad altre tre regioni”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, a margine del convegno “Covid-19, il virus ignorante”, organizzato dalla Fondazione The Bridge. Gallera ha poi ricordato che l’indice RT settimanale, comunicato venerdì dall’Is, vede la Lombardia terzultima fra le regioni. “Se qui abbiamo avuto la bomba con il maggior numero di casi, oggi non è più così. La Lombardia ha un livello di contagi uguale o inferiore rispetto a quello di altri regioni. Il Lazio e la Campania hanno dati molto più preoccupanti. Vuol dire che le azioni messe in campo e il rispetto delle regole da parte dei lombardi oggi ci hanno portato a una situazione in cui teniamo altissima la guardia, ma il virus gira ma meno che in altre regioni”.
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