“Non erano mai arrivati in una zona così centrale, ma non è la prima volta che i cinghiali vengono avvistati nel tessuto urbano di Milano e di altri comuni dell’area metropolitana. Visto che non si è mai voluto intervenire in maniera decisa, gli animali selvatici rappresentano ormai un pericolo enorme per la sicurezza dei cittadini e della circolazione stradale, oltre che per il lavoro nei campi. Senza contare il rischio sanitario che rappresentano. La situazione è diventata intollerabile”. Così in una nota Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, commenta la segnalazione di un branco di sei cinghiali che attraverso il Naviglio è arrivato fino alla Darsena.
Si può anche osservare che dopo topi e pantegane, Milano è diventata cool al cubo attraendo nuovi “turisti”. Ma senza ironia il fatto è serio. In Darsena sono finiti trasportati dalla corrente, costituiscono un branco di sei cinghiali, notati all’altezza di Gaggiano nelle acque del Naviglio. In due hanno raggiunto la Darsena dove sono stati notati fuori dall’acqua da alcuni passanti. Sono intervenuti i vigili del fuoco. Con l’ausilio di personale veterinario, gli animali sono stati sedati. Continua Coldiretti “ Nonostante le diverse forze politiche abbiano già manifestato pubblicamente la volontà di cambiare la legge del ’92 che regola questa materia, siamo ancora qui a rincorrere una situazione della quale pagano le conseguenze i nostri agricoltori e le vittime di incidenti stradali…. Solo quest’anno i selvatici sul nostro territorio hanno distrutto anche più di un quarto dei raccolti”. Sono oltre due milioni – ricorda la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – i cinghiali che a livello nazionale circolano senza freni per città e campagne danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza sulle strade e intorno alle abitazioni. In Italia ci sono diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici. La proliferazione senza freni dei cinghiali e degli altri selvatici – conclude la Coldiretti interprovinciale – sta mettendo anche a rischio gli equilibri ambientali ed ecosistemici.”
Contentissimo di essermene andato da Milano nell’ormai lontano 2008 . Ormai oggi è diventata ancor più di prima la capitale di mafialand , con un contorno di barboni ovunque , di colletti bianchi che lavorano per i peggior globalisti e tutta quella merda radical chic che parla di rivoluzione con un aperitivo in mano dal terrazzo di un super attico in via della Moscova , mentre un idiota pseudo progressista delira sulla bellezza della Milano iper multiculturale e multietnica da uno dei nuovi orrendi palazzi presenti nel mio ex quartiere, l’ Isola . Io ho fatto in tempo a vedere la vera Milano , quella degli i anni ’70 e ’80 e la Milano di oggi ve la lascio volentieri .Lo dico e scrivo con dieci anni di ritardo , ma meglio tardi che mai : addio merde , voi Milano l’avete solo rovinata.