Comunali, Gelmini, Rossello, Comazzi, De Pasquale: ascoltare e ripartire dalla società civile

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A margine della manifestazione “Immagina” a Milano organizzata dal coordinatore regionale lombardo, Massimiliano Salini, di seguito proponiamo le considerazioni, i propositi  di Gelmini, Rossello, Comazzi, De Pasquale

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a “Immagina”, evento organizzato da Forza Italia a Milano, ha detto “Noi abbiamo le carte in regola per sconfiggere anche la vecchia corazzata della sinistra statalista e assistenzialista. La affonderemo per non far affondare Milano e l’Italia.
E per far questo c’è bisogno di rilanciare quello che siamo e ciò che vogliamo essere. La destra da sola non basta. A maggior ragione non basta a Milano.
Siamo felici che tutta la coalizione abbia fatto propria la strada che abbiamo indicato: diciamo da tempo che dobbiamo aprirci al civismo, che dobbiamo rivolgere un appello alla società milanese, alle imprese, alle professioni, al volontariato. La politica da sola non basta ed è per questo che partiremo con una campagna d’ascolto.
Abbiamo come Forza Italia le carte in regola: perché con questa formula abbiamo vinto. Con Gabriele Albertini, con Letizia Moratti. Con Stefano Parisi, siamo andati ad un passo dal vincere. E invece ci siamo beccati Sala”.

Cristina Rossello, deputato e coordinatore cittadino degli azzurri ha commentato “Abbiamo una grande squadra di consiglieri municipali e di consiglieri comunali, con i quali stiamo facendo un lavoro intenso e magnifico. Insieme al presidente Berlusconi abbiamo fatto un’analisi approfondita sia del programma che delle personalità da mettere in campo. Le nostre liste saranno all’insegna di una continuità selettiva premiante del merito: le persone che si sono impegnate saranno valorizzate. Non ascolteremo l’effetto sirene, non andremo dietro a nessuno, ma seguiremo come abbiamo sempre fatto la nostra storia”

Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in regione Lombardia, ha affermato “Per Milano 2021 si parla tanto di civismo: se si tratta di persone che fanno politica senza riconoscersi in bandiere di partito, questo è un valore aggiunto. Ma se l’appello alla società civile significa ricorrere a persone che nulla sanno dei comuni, e che puntualmente ci fanno perdere le elezioni, io preferisco premiare chi ha acquisito un’esperienza in politica, con il sudore della fronte”. Lo afferma in un nota Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Fi in Consiglio regionale, intervenuto oggi al convengo ‘Immagina’. A detta dell’esponente azzurro, “abbiamo tanti giovani straordinari che hanno dato prova di grande capacità amministrativa. Per tornare a incidere – ha aggiunto Comazzi – dobbiamo riaffermare il primato della politica, contro l’insopportabile retorica di chi tratta i politici come una casta di delinquenti, mentre il movimento nato come anti – casta è diventato più ‘casta’ di tutti gli altri. Io – conclude – da politico sono più orgoglioso degli errori che abbiamo fatto rispetto alle tante cose giuste: perché chi lavora tanto può fare qualche errore, chi non fa nulla non sbaglia

Fabrizio De Pasquale, capogruppo degli azzurri a Palazzo Marino ha pragmaticamente fatto il punto “Oggi comincia un lungo cammino verso le elezioni comunali a Milano: abbiamo una grandissima responsabilità perché le città sono l’elemento più colpito dal virus. C’è un territorio da ripensare e rigenerare e noi abbiamo le carte in regola per farlo perché abbiamo governato bene per quindici anni questa città e tutte le cose belle di Milano sono il frutto del nostro lavoro.  La città vuole una politica seria e affidabile e noi non possiamo lasciare la cosa pubblica alle Azzolina o ai Di Maio: dovremo fare il possibile e l’impossibile per liste nuove e aperte alla società civile. Saremo i grandi federatori del centro anche se queste parole non bastano più. Serve un grande sforzo per aggiornare il nostro linguaggio e la prima parola che dobbiamo fare nostra è la parola lavoro. La sinistra parla solo di green, ma è una declinazione ideologica dei temi ambientali che blocca in questa città lo sviluppo e frena il suo dinamismo”

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