MM: inquilini esasperati in presidio
Ieri mattina, in Forze Armate davanti alla sede MM, c’è stato un presidio degli inquilini e dei sindacati. La misura appare colma. Ci si sta avviando verso un nuovo lockdown, poco importa se locale o nazionale. Il risultato sarà lo stesso: il poco che il gestore sta facendo per gli abitanti diventerà ancora meno a breve. E questo non è accettabile. Sul posto anche il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, resosi parte attiva nella mediazione, avendo proposto di incontrare il responsabile territoriale di MM. Commenta, invece, l’accaduto il consigliere Municipale del Municipio 7 con delega alla casa Franco Vassallo:
“La situazione delle case popolari sta scivolando nell’anarchia. E la gestione MM purtroppo non è immune da colpe. Anzi. Oltre alle sacrosante proteste sulla manutenzione, stanno tornando prepotentemente alla ribalta anche i problemi di sicurezza. In un condominio di via Creta, una macchina ha subito il furto della targa, sostituita con quella di un’auto rubata. Uno dei motivi per cui è stato possibile è che l’area è totalmente aperta.
Questo è solo un episodio ma dà l’idea. MM ha come unico interesse far quadrare i conti, costi quel costi. E se ci riuscisse, forse potremmo perdonare loro qualcosa in più. Ma anche quella battaglia non sta andando così bene. Così ci si ritrova, come dicevano anche alcuni cartelli, a dover avere rapporti con loro solo quando c’è da incassare. Perdendoli di vista ogni volta che c’è qualcosa da sistemare. Qualcosa, peraltro, è una clamorosa sottovalutazione.
L’intero reparto manutenzioni è in sofferenza. Si è di molto sottovaluto il budget e gli interventi straordinari sono sottoposti ad un iter autorizzativo lungo e farraginoso. Che porta, in molti casi, ad attese di mesi. Mesi che possono portare a situazioni di privazione di libertà sovrapponibili al carcere, se si tratta di ascensori. Ma anche guasti apparentemente minori, come le pulsantiere del citofono, richiedono ere geologiche per essere sistemate.
Il tutto mentre si sono persi anni a discutere se e come recuperare i soldi delle gestioni passate, rendicontati forse, ma non sempre dovuti ed in molti casi rpescritti. A questa nobile opera sono stati dedicati fantasiosi piani di rientro, falliti puntualmente tutti. Lasciando i conti disastrati, un vuoto di due anni di programmazione ed una situazione, per gli onesti cittadini, insostenibile. Forse è il caso di cominciare a pensare a cambi radicali”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,