“Genio & Impresa”, web magazine di Assolombarda, ospita un approfondimento dedicato al tema degli aiuti europei per il rilancio economico e sociale del Paese, con Marcello Messori, Professore di Economia Europea e Banking and Financial Regulation alla LUISS e Direttore della School of EuropeanPolitical Economy, tra gli autori del Libro “Italia 2030. Proposte per il futuro” presentato recentemente da Assolombarda. Innanzitutto – si legge in una nota – Messori fa chiarezza sugli aiuti perché “all’ingente flusso di risorse derivante da Next Generation EU vanno aggiunte molte altre iniziative europee di politica fiscale e monetaria”. Infatti, fin dalla primavera del 2020, la Commissione europea e l’Eurogruppo hanno lanciato nuovi programmi per 540 miliardi di euro da riservare ai paesi dell’unione monetaria come ad esempio SURE e MES. “Se l’Italia decidesse di utilizzare per intero le sue quote in tali iniziative – nota Messori – otterrebbe circa 100 miliardi di euro di finanziamenti entro il 2020”. E, nel frattempo, da metà marzo scorso la Banca centrale europea ha rafforzato il suo programma di acquisti di titoli pubblici e privati nei mercati finanziari secondari. Per Messori, in Italia, “il governo e le imprese finanziarie e non finanziarie potrebbero ottenere finanziamenti per più di 700 miliardi di euro”. Il professore Marcello Messori sostiene che “tale ingente flusso di risorse, che le istituzioni europee stanno mettendo a disposizione del governo e degli attori economici italiani, va però utilizzato in modo efficiente ed efficace”. Vanno però soddisfatti alcuni requisiti previsti per l’accesso ai diversi fondi europei che “non comportano affatto vincoli troppo stringenti per l’Italia”. “E – continua – le istituzioni europee stanno offrendo all’Italia la straordinaria opportunità di allentare la sua scarsissima capacità fiscale per un congruo ma limitato periodo di tempo. Se il nostro paese dissipasse tale opportunità e usasse le risorse europee in modi inefficienti, gli squilibri macroeconomici italiani si aggraverebbero e il debito pubblico diventerebbe insostenibile”. Già qualche mese fa nel volume “Italia 2030. Proposte per lo sviluppo” di Assolombarda venivano avanzate concrete proposte di rilancio degli investimenti pubblici e privati soprattutto nei settori innovativi e nell’educazione e formazione, di ricomposizione della spesa pubblica, di riforma delle istituzioni sia economiche e sociali che amministrative, di allungamento dell’orizzonte delle decisioni politiche. Ma ora gli interventi dell’Europa “si sono concretizzati in una misura che è andata al di là delle più ottimistiche previsioni. Il disegno strategico degli investimenti e delle riforme da realizzare può essere ora finanziato con un ammontare di risorse ingente. Tale disegno può innestare un processo di sviluppo così robusto da risultare sostenibile anche sotto il profilo degli equilibri di bilancio. Sarebbe davvero imperdonabile rispetto alle giovani e alle future generazioni, se l’Italia non sapesse sfruttare una simile opportunità” conclude Messori. (mianews)
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