Stocchetti, primario dell’Ospedale in Fiera “Ci hanno deriso, ma ora serve”

Milano

Nino Stocchetti, direttore del Padiglione del Policlinico della Fiera di Milano, ieri in una conferenza stampa a Milano ha risposto con forza ai detrattori e alle critiche in primavera sulla struttura. “Ci hanno deriso – ha detto – perché non era più necessario, ma come cittadino sono stato felicissimo che siano arrivati meno malati del previsto.  Abbiamo scelto di non smantellarlo in estate e, quando è arrivata la seconda ondata, siamo tornati e siamo riusciti a riaprire in tempo brevissimo…Qualcuno diceva che venivano deportati i medici e gli infermieri qui. Tutti i medici che lavorano con me si sono offerti volontari – chiarisce- E la lista dei medici che vorrebbero venire a lavorare in Fiera è piuttosto lunga. Tutti stanchi, ma quando c’è da fare si fa. Ed è una cosa molto bella“.

Attualmente 60 posti letto di terapia intensiva sono pienamente operativi e l’intento, ha spiegato, è “cercare di aprire ulteriori moduli con l’aiuto di altri ospedali. Nel corso della settimana prossima obiettivo è attivare 14 posti letto e arrivare dai 60 attuali ai 74; verso la fine della stessa settimana vogliamo aumentare ancora a 88-90 posti di terapia intensiva” operativi in Fiera. Nell’ospedale voluto dalla Regione per fronteggiare l’emergenza Covid-19 sul territorio lavorano oggi “60 medici da sette ospedali e 120-130 infermieri grazie alla collaborazione di altri ospedali oltre al Policlinico di Milano.

Stocchetti in un’intervista alla Gazzetta di Parma ad aprile aveva dichiarato “Questo è un ospedale costruito in tempi record, speciale anche per dimensioni e tecnologie disponibili….Il merito va ai circa 500 operai che hanno lavorato tutti i giorni, 24 ore al giorno distribuiti su tre turni, e a chi ha finanziato l’opera, perché tutto è stato pagato con donazioni private. In mensa, a gestire e a servire in questi giorni c’era Carlo Cracco. È un volontario. Sono dettagli come questi che danno l’idea della risposta della città all’emergenza”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.