All’alba di ieri mattina a San Giuliano Milanese (Milano), i poliziotti della squadra mobile del capoluogo lombardo hanno arrestato un 25enne egiziano accusato di aver ucciso una prostituta di 45 anni, Stefania D., soffocata nella sua abitazione di via Lorenteggio 38 a Milano il 28 aprile scorso. Lo ha riferito la locale questura, spiegando che nei confronti dell’uomo, irregolare in Italia, gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato, richiesta dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal Sostituto Cristiana Roveda che hanno coordinato le indagini. Le indagini, rese difficoltose dall’avvento del primo lockdown che aveva ritardato gli accertamenti autoptici, hanno accertato che il giovane (che non conosceva la vittima aveva concordato l’appuntamento al telefono e via WhatsApp e dopo essersi recato nell’appartamento della donna ne era uscito dopo una ventina di minuti ed era rientrato a casa a San Giuliano. Dunque il 25enne non avrebbe consumato la prestazione sessuale ma, probabilmente, l’aveva aggredita al culmine di una discussione e l’aveva soffocata stringendole il collo, senza però lasciare alcune segno evidente sulla pelle. Il giorno dopo, un amico preoccupato perché la donna non rispondeva al telefono, si era recato nell’abitazione, trovandola riversa sul pavimento della cucina. L’autopsia aveva rilevato la “rottura bilaterale dei cornetti tiroidei dovuta ad asfissia meccanica da compressione violenta”, facendo scattare le indagini da parte degli investigatori della Omicidi che hanno portato ad individuare il presunto assassino. Ieri mattina, quando sono andati a prendere il 25enne, i poliziotti hanno perquisito il suo appartamento e hanno ascoltato i suoi coinquilini.
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