“Da sperimentazioni di urbanistica tattica a interventi strutturali per migliorare la qualità e la vivibilità dello spazio pubblico in maniera permanente. Partono questa settimana i lavori in piazza Dergano e piazzale Lavater, due tra le prime aree in cui nel 2018 e 2019 è sbarcato il progetto “Piazze Aperte”, trasformando luoghi privi di identità e ordine in nuovi spazi di incontro, socialità e partecipazione, caratterizzati da forme sostenibili di mobilità.” Questo l’annuncio del Comune. Ed è come sempre una sovrapposizione all’esistente, a prescindere…creando altre criticità “invisibili” all’amministrazione. Ma il concetto della partecipazione con chi rappresenta il territorio è parziale: una prima presentazione del progetto apparentemente gradevole, obiezioni di alcuni consiglieri e poi…praticamente l’esecuzione. Il comune enfatizza “una delle realizzazioni più apprezzate dai cittadini, sede di combattuti tornei di ping-pong in tutte le stagioni dell’anno. Nel 2018 l’area precedentemente occupata da sosta impropria è stata pedonalizzata, prevedendo alcune modifiche alla viabilità.”
Il consigliere del Municipio 9 Raffaele Todaro (F.I) interviene “Le partite di pin pong sono giocate quasi sempre da peruviani e da equadoregni. Le partite si prolungano fino alle tre di notte e i residenti protestano con il Municipio. La mascherina è spesso un’utopia. Una signora incinta era fortemente dubbiosa nel passare accanto a migranti senza protezione che bevono e mangiano in assembramento nel parchetto dietro piazza Dergano. Abolire le auto e i parcheggi da Milano è una finalità di Sala.” Le ricadute non rientrano nella visione onirica di questa Giunta. Per la cronaca: Il progetto artistico è stato selezionato tra le 43 proposte arrivate in risposta al bando pubblico aperto nell’ambito del progetto “CLEAR – City LivEAbility by Redesign” finanziato da EIT Urban Mobility, iniziativa dello EuropeanInstitute for Innovation and Technology (EIT) dedicata all’innovazione nell’ambito della mobilità urbana. ““Le Piazze Aperte sono l’occasione per riqualificare intere aree di quartiere – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici -. Gli interventi si estendono dalle piazze alle strade vicine, migliorando la mobilità, favorendo un equilibrio fra pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti, più sicuro per tutti, e aumentando gli spazi pedonali utili ai cittadini, alle scuole e altre attività di aggregazione e al commercio di vicinato, per mantenersi presente nel quartiere. Così si realizza concretamente la zona 30 del quartiere Dergano, si allontana il traffico, si migliora la qualità della vita dei cittadini, la qualità ambientale e la sicurezza stradale”.
Mianews elenca gli interventi “La riqualificazione di piazza Dergano prevede inoltre lo spostamento della postazione di bike sharing sul lato ovest, verso via Tartini, per favorire l’accesso dei ciclisti e dare più sicurezza all’area. La fermata ATM della linea 82 che dà su via Tartini, direzione sud-nord, verrà spostata in conseguenza all’allargamento del marciapiede. La pavimentazione delle aree della piazza sarà in cubetti in pietra ad eccezione delle zone previste a verde o in calcestre. In via Tartini saranno allargati i marciapiedi e sulla carreggiata saranno poste due castellane per una maggiore sicurezza stradale. In corrispondenza della rotatoria sarà eliminato lo spartitraffico centrale. In via Conte Verde la sosta già presente sarà strutturata e ristretto il marciapiede lato civici pari per mantenere anche la sosta in linea. In via Brivio gli interventi comporteranno gli allargamenti dei marciapiedi tranne che in corrispondenza degli stalli di sosta, è prevista la moderazione della velocità e l’inserimento di due attraversamenti pedonali protetti per favorire il transito in sicurezza in prossimità del parco. In via dei Carafa sarà infine invertito l’attuale senso di marcia.
In Piazzale Lavater invece con “Piazze Aperte” nel 2019 l’allargamento dell’area pedonale centrale, la posa di rastrelliere e panchine, e la messa in sicurezza dell’incrocio con via Ramazzini hanno creato un nuovo spazio da vivere in sicurezza molto frequentato dai bambini della scuola di via Stoppani e del quartiere.”
Riassumendo: vernice colorata sull’asfalto, rastrelliere, piste ciclabili per bici e monopattini, allargamento di marciapiedi con restringimento di carreggiate, traffico forzatamente limitato, spazi in libertà per gli assembramenti dei migranti, “socialità” fino ad ore improponibili. E i milanesi residenti cosa dicono?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano