Non è andato tutto bene, anzi..Milano si è fermata e siamo a Natale…la rivoluzione green ha inabissato la mobilità in un tunnel di riscontri negativi, che ci si chiede: è questo il green targato Sala?
Non è andato tutto bene: la gestione politica della pandemia basata sugli interventi continui per tappare buchi che diventano voragini incontrollabili, ha reso il Paese un pronto soccorso senza fine, senza una visione che possa organizzare i molteplici problemi nati dall’espandersi del virus. Una visione di futuro, considerando le esigenze di una società che deve vivere.
Sala si adegua, si fa concavo o convesso secondo l’aria che tira, cercando polemiche con la Regione, per affermare che sì, ha un’idea, basta che sia in opposizione a quella di Fontana. Poi tra titubanze e visioni oniriche, dimentica le difficoltà, i disservizi di una parte di città che piange. Il suo slancio degli ultimi tempi con la conferma a ricandidarsi, l’ha portato ad enfatizzare un progetto green che, ad oggi, si identifica in piste ciclabili senza fine e scarabocchi più o meno riusciti, nelle piazze. E’ la sua visione innovativa di Milano. E per realizzarla in questa campagna elettorale, ha preso una rincorsa da campione. Per tutti gli altri “buoni” propositi, esistono solo parole vuote. Il grande assente è l’uomo, la vivibilità dignitosa in questa città e un ambiente risanato.
Milano si è fermata. Anche per Sala. Non basta la somma dei partiti nella sua lista.
Dichiara Delpini “Ammiro di Milano questo enorme cantiere della carità che non è solo volontariato, ma servizi sociali, ospedali, scuole. La città ne è un giacimento di risorse. Mi auguro che tutto questi porti frutto”. A prescindere…
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano